Palermo, Lucioni: “Qui per regalare gioie a chi, come me, ancora sogna”
Fabio Lucioni, difensore del Palermo, ha concesso alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le parole rilasciate dal calciatore alla nota emittente televisiva.
A Palermo per il progetto
“A Palermo ho trovato un ambiente bellissimo e molto caldo – esordisce il difensore ex Frosinone – , nelle mie scelte c’è però sempre il progetto della società che mi chiama. Superati i 36 anni – spiega Lucioni – cerco di dare sempre la mia esperienza per arrivare a risultati anche difficili, e la B è un campionato che ha insidie ad ogni passo. Con la A non ci piacciamo, è un rapporto di amore-odio (ride, ndr). Purtroppo quando l’ho fatta non ero nelle migliori condizioni per esprimermi, l’ho fatto in squadre anche poco attrezzate. Ora sono un po’ etichettato, ma mi diverto tanto; trasmetto valori ai giovani e cerco di dare soddisfazioni a chi mi vuole e a chi, come me, ancora sogna. Ma sia chiaro – chiarisce Lucioni – non voglio prendermi meriti, il calcio si fa in 11″.
Il rapporto con Corini
“Corini? Ho avuto la fortuna di averlo a Lecce – dichiara il difensore dei rosa -, e dico fortuna perché è un padre di famiglia: sa darti la carezza e anche lo schiaffo. È carico come una molla, sente sua la città, è stato un importante simbolo per questa piazza, e cerca tutti i giorni di trasmetterci le sue emozioni da calciatore rosanero spiegandoci quanto sarebbe importante raggiungere la A. Sa trasmettere carica emotiva e dare tatticismo e bel gioco, necessari alla Serie B per raggiungere certi obiettivi. Brunori? Ha la fiducia di tutta la squadra – risponde Lucioni – . È stato male per non aver segnato inizialmente, ma dai suoi gol cerca di trarre tutti quei vantaggi che un attaccante può dare al gruppo: alla fine, la promozione in B, è stata anche molto merito suo“.
Fonte Immagine: calciorosanero.it
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