Scoppia la rissa nel carcere minorile Malaspina di Palermo. Tra i giovani detenuti coinvolti, anche quello accusato dell’omicidio di Rosolino Celesia, assassinato a colpi di pistola il 21 dicembre davanti alla discoteca Notr3 di via Pasquale Calvi. Il gruppo di detenuti del penitenziario minorile si è violentemente e pericolosamente fronteggiato e poi si è scagliato contro i poliziotti. Un agente, colpito al volto, è rimasto ferito.
A ricostruire quando accaduto è Paolo La Corte, vicesegretario provinciale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria: “Tutto ruota intorno alla presenza in carcere di uno dei responsabili dell’omicidio di un ragazzo in una discoteca cittadina al culmine di una rissa, ristretto al minorile nonostante la giovane età. Praticamente si sono create due fazioni di palermitani e ieri se le sono date di santa ragione 3 o 4 di loro. Un poliziotto, per cercare di dividerli, ha preso un pugno in faccia ed è andato in ospedale in codice giallo e trenta giorni di prognosi”. Il sindacalista spiega che “alcuni dei detenuti hanno anche tentato, fortunatamente senza riuscirvi, a togliere le chiavi ad un agente con la forza, colpendolo e strattonandolo. Per fortuna, con l’arrivo nell’Istituto del comandante e del direttore, si è riusciti a rimetterli in cella ad uno a uno, ma si è vissuta una giornata di grande tensione”.
“Ci vuole – prosegue Capece – una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali e della nazione: siamo in balia di questi facinorosi, convinti di essere in un albergo dove possono fare quel che vogliono”.