Palermo, omicidio del boss di Porta Nuova: il killer tradito dal fratello

Arrestato ieri a Palermo, dopo 9 anni, il killer di Di Giacomo Giuseppe, boss del mandamento di Porta Nuova. L’autore dell’omicidio è Onofrio Lipari, detto Tony.

Ad incastrare l’omicida sarebbe stato il fratello. In un’intercettazione quest’ultimo commentava la relazione tra il figlio di Di Giacomo e la nipote, rapporto che i familiari dell’assassino hanno cercato di ostacolare.

La relazione pericolosa tra i parenti dei boss

Il timore dei Lipari era che il giovane Di Giacomo avesse avvicinato la ragazza per vendicare il padre, sapendo che l’autore dell’omicidio fosse lo zio Tony.  “U capisti ca l’ammazzò Tony? Hai capito, quello il papà ora non so come mi devo muovere”, queste le frasi pronunciate nel corso di una conversazione dal fratello Salvatore.

Per gli investigatori, l’intercettazione costituisce la prova decisiva della colpevolezza di Tony Lipari nell’omicidio di Di Giacomo. L’uomo agì per conto del capomafia Tommaso Lo Presti che vedeva nel capo mandamento di Porta Nuova una minaccia. 

L’arresto

Nel pomeriggio di ieri, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere, disposta dal Giudice per le indagini Preliminari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per il reato di omicidio, aggravato dal metodo e dalle modalità mafiose. L’operazione costituisce l’esito di una lunga indagine, incardinata in una più ampia e articolata manovra investigativa, focalizzata sul mandamento mafioso palermitano di Porta Nuova.

Palermo, omicidio di mafia nel 2014: arrestato il killer del boss di Porta Nuova