Palermo, l’Ordine degli infermieri avvia il progetto con gli studenti per insegnare le manovre di primo soccorso

Ogni anno in Europa oltre 400mila persone in Europa sono colpite da arresto cardiaco. Molte di queste potrebbero essere salvate se fossero conosciute le manovre salvavita. In particolare, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’introduzione di soltanto due ore di lezione di Rianimazione cardiaca polmonare all’anno, indirizzate agli studenti a partire dai 12 anni di età, farebbe crescere il tasso di sopravvivenza all’arresto cardiaco con ripercussioni significative sulla salute globale.

Il corso sulle pratiche di primo soccorso

Occorre dunque puntare sulla formazione della popolazione studentesca ed è questo l’obiettivo del progetto lanciato oggi dall’Ordine degli Infermieri di Palermo con il Liceo D’Alessandro di Bagheria, che insieme hanno organizzato, nell’ambito del progetto ministeriale Ptco, un corso di formazione sulle pratiche di primo soccorso, rivolto agli studenti del triennio. Il corso si terrà nella sede scolastica e prevederà l’addestramento teorico e pratico da parte di Istruttori qualificati IRC, con una sessione teorica e una sessione pratica. Nel percorso formativo saranno illustrate le manovre primo soccorso, la Rianimazione e la terapia intensiva, il tema dei Trapianti e della pediatria e sarà svolto un orientamento sulla figura dell’infermiere.

Il progetto

Il progetto è stato presentato stamattina al liceo bagherese dal presidente dell’Ordine degli Infermieri di Palermo, Antonino Amato e dalla dirigente scolastica Angela Troia. “La figura dell’infermiere – dichiara Antonino Amato – si deve radicare sempre più nel territorio, con servizi a misura del cittadino. In quest’ottica rientra questo progetto che vuole fornire agli studenti un bagaglio di saperi e strumenti utili da adottare in caso di emergenza. Conoscere e avere contezza delle basilari manovre di primo soccorso, rientra nell’ambito del dovere civico nei confronti di chi ci sta attorno e rappresenta un elemento di cultura e conoscenza personale non indifferente”.

“Il mondo contemporaneo sta finalmente uscendo da quella emergenza epidemiologica – afferma il dirigente scolastico Angela Troia – che ci ha colti impreparati e ha letteralmente stravolto la vita di tutti noi a partire da marzo 2020. Mossi da un profondo senso di gratitudine verso i tanti professionisti della sanità che, lavorando nell’incertezza e nel pericolo, ma sempre con competenza, etica e passione, hanno svolto un ruolo fondamentale durante la pandemia, vogliamo contribuire a far comprendere ai nostri studenti l’importanza di una professione dall’alto valore sociale, che si sostanzia nell’aiuto, nella cura, nella vicinanza, nel contatto e nella relazione con chi soffre ed è per questo particolarmente fragile”.