VIDEO | Palermo, epopea per soggetti fragili: “Tre ore in coda al freddo”
A raccontare l’accaduto la figlia di una signora di 73 anni rientrante nella categoria delle persone “estremamente fragili”.
Continua l’epopea di coloro i quali devono avere somministrato il vaccino anti-covid, a Palermo.
Al di là della tipologia di siero proposto, molti soggetti che si sono recati presso la struttura sita alla Fiera del Mediterraneo hanno incotrato le stesse difficoltà. Code chilometriche, assembramenti ed attese lunghe anche diverse ore.
Come documentato anche stamattina, la situazione non riguarda solo le vaccinazioni, ma si estende anche al drive-in covid dedicato ai tamponi.
“TRE ORE IN CODA PER IL VACCINO”, LA STORIA DI UNA SIGNORA INVALIDA
Da qualche giorno sono iniziate a Palermo le vaccinazioni dedicate ai cosiddetti “estremamente fragili“, ovvero soggetti che, per il loro stato di salute o per il loro quadro clinico, sono persone ritenute maggiormente a rischio. Ma anche loro, come tutti gli altri, sono stati costretti a subire lunghe code al vento e al gelo, imposti dal tempo poco clemente che, negli ultimi giorni, ha investito il capoluogo siciliano.
Fra questi anche una donna di 73 anni, che ha preferito rimanere anonima, affetta da un’invalidità molto elevata. Secondo i criteri stabiliti, la signora avrebbe diritto ad avere somministrato il vaccino, anche se oggi ad attenderla c’è stata una spiacevole sorpresa, così come raccontato dalla figlia ai nostri microfoni.
“Mia madre presenta una percentuale di invalidità molto elevata – racconta ai nostri microfoni G.A., figlia di una signora in coda per il vaccino -. Per questo motivo è stata inserita nella categoria delle persone estremamente fragili, che ha iniziato a vaccinarsi proprio in questi giorni. Oggi si è recata in loco, come richiesto dall’Asp. E’ arrivata in Fiera alle 14:00, ma ad ora non ha ancora avuto somministrato il vaccino (alle 17:15, orario dell’intervista)“.
“Ci sono tantissime persone in attesa, in piedi, al freddo e sotto pioggia. Ci sono innumerevoli assembramenti, in quanto queste persone sono accompagnate almeno da un familiare. La situazione è vergognosa. Ha davanti ancora 150 persone“.
“Mia madre ha 73 anni, è una persona fragile. Fino ad ora non ha preso il covid, proprio nella sede di vaccinazione deve rischiare?“.