Palermo, parla Lucioni: “Risoluzione del contratto? Dionisi non ha preso alcuna posizione”
È di pochi giorni fa la notizia della risoluzione del contratto che legava il difensore Fabio Lucioni al Palermo. Il calciatore trentasettenne, nell’attesa di capire meglio cosa fare del proprio futuro, è tornato a parlare. Lo ha fatto ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, svelando i retroscena legati alla fine del suo rapporto professionale con la squadra rosanero. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.
“Nella vita si fanno delle valutazioni. La società ha fatto le proprie e io da professionista non ho fatto altro che andare incontro alle esigenze societarie – ha spiegato Lucioni -. Così abbiamo deciso di dividere le nostre strade. Come sto? Bene, mi sto allenando – risponde -. Sto cercando di trovare la forma migliore anche se mi sto allenando da solo, in attesa di una nuova chiamata. Perché ho ancora da dare a questo bellissimo mondo, vedremo”.
“Come ha reagito Dionisi alla scelta della società di interrompere il rapporto? Non si è proprio espresso in merito, non ha preso alcuna posizione e non mi ha detto nulla – ha risposto il difensore originario di Terni -. Non ho giocato nell’ultimo periodo perché venivo da un problema all’anca che mi ha tenuto fuori un po’. Poi ho fatto tutte le cure del caso, ho lavorato sodo per cercare di rientrare nel più breve tempo possibile. Dopo il debutto a Napoli però non ho più avuto spazio e così è arrivata la risoluzione”.
Obiettivi Palermo e caso Brunori
“Che Palermo lascio? Un Palermo destinato a fare grandi cose in campionato – afferma Lucioni –, ha tutte le carte in regola per fare un campionato di vertice. Credo che i ragazzi faranno un grande campionato. Purtroppo a Palermo non sono riuscito insieme ai miei ex compagni dell’anno scorso a centrare il traguardo della promozione. Caso Brunori? Matteo è un grande professionista – dichiara l’ex difensore di Palermo e Frosinone – che si allena per il bene del Palermo e dà il massimo, ci tiene tanto. Non so se ci sia un caso, sono valutazioni che spettano alla società e al calciatore”.
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