E’ una vicenda altamente disturbante come solo lo possono essere quelle che vedono i genitori maltrattare i propri bambini. Ancor più trattandosi di una mamma, l’angelo del focolare per antonomasia che mai nessuno potrebbe immaginare trasformarsi un un demone. Ma purtroppo, si sa, quando la mente va in tilt tutto può accadere. Da un articolo apparso su Repubblica.it apprendiamo gli agghiaccianti particolari che hanno indotto una 40enne, ironia della sorte laureata in psicologia a sferrare più di un fendente alla figlia di otto anni durante il sonno. Come spesso accade, in preda ad un forte esaurimento e a sbalzi di umore, come ha testimoniato il marito (la coppia è divorziata), la donna, prima di agire ha lasciato scritto sul tavolo un biglietto.
“Adesso le bambine saranno sempre con me”. Presagio del peggio. L’altra figlia dormiva. È stata svegliata dalle urla della sorella che è riuscita a difendersi dai colpi. La donna, in stato confusionale, ha deciso di fuggire via, è salita per le scale del condominio e ha tentato il suicidio cercando di lanciarsi nel vuoto. A bloccarla è stato un vicino che poi ha chiamato i soccorsi. Adesso la donna – come riporta La Repubblica.it – è ricoverata all’ospedale Ingrassia. È stata sottoposta a un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) e la procura l’ha denunciata per lesioni aggravate dal rapporto familiare. Le bambine, dopo le dimissioni, saranno affidate molto probabilmente al padre o ai nonni. Non è escluso che il giudice dia l’assenso alla madre per incontrare le figlie. Le indagini sono coordinate dalla procuratrice aggiunta Annamaria Picozzi e dalla sostituta Vittoria Campanile.
Choc per il padre, dalle prime notizie informato che la figlia era stata graffiata con le anzichè colpita da coltellate. “Mi avevano detto che l’aveva graffiata con le unghie, ma adesso ho saputo che erano coltellate. Non riesco a crederci. La mia bambina ha medicazioni sul viso, sul braccio, sul petto”, e scuote la testa. La mamma avrebbe avuto comunque un attimo di tentennamento nel momento in cui ha sferrato la prima coltellata, tanto che la figlia è riuscita a difendersi. E, infatti le ferite della bambina sono quelle cosiddette da difesa. La più preoccupante è al viso. “Spero solo – dice il papà stringendo la sacca col pigiama delle figlie – che le mie bambine si riprendano da questo shock”.
Il nonno, sul marciapiede, piange. “Non doveva finire così”, si strugge mentre tiene a bada la mascherina che scivola sotto al naso.La sua nipotina di 8 anni è salva, le coltellate sferrate dalla mamma per fortuna non sono state letali. Insieme a lei, in una stanza dell’ospedale Di Cristina, è ricoverata anche la sorellina di 6 anni, sotto osservazione per precauzione.