Palermo, che peccato: contro l’Avellino finisce in parità
Partita equilibrata al Barbera con due espulsi, uno per parte. I rosanero agguantano il Catanzaro al terzo posto
Termina 1-1 il big match tra Palermo e Avellino valido per la dodicesima giornata del gruppo di C di Lega Pro. Alla rete del primo tempo di Lancini, ha risposto Tito su rigore dubbio concesso agli irpini a dieci minuti dalla fine. Due espulsi, uno per parte.
PRIMO TEMPO
Filippi conferma il 4-3-2-1, unica novità Doda sulla destra al posto di Almici. Silipo e Fella affiancano Brunori, unica punta. Stesso modulo per l’Avellino di Braglia con Di Gaudio e Kanoute che supportano Gagliano.
Inizio di match equilibrato con molto gioco a centrocampo. Per sbloccare la partita ci vuole un calcio d’angolo: al 14′ Silipo pennella una bella palla in area che Lancini di testa insacca. Palermo in vantaggio. Avellino si riversa in avanti per cercare di pareggiare subito il match. I campani ci provano con dei calci di punizione indiretti, ma la difesa siciliana fa buona guardia. Al 23′ Palermo vicino al raddoppio: scambio Silipo-Fella con quest’ultimo che prova il tiro sul primo palo. Il pallone termina sull’esterno della rete; un minuto dopo ci prova Di Gaudio dall’interno dell’area, la sua conclusione viene bloccata senza problemi da Pelagotti. Qualche minuto dopo è ancora il palermitano Di Gaudio a impensierire il Palermo: il suo tiro di destro viene respinto con i pugni da Pelagotti.
Al 30′ Palermo pericoloso con Silipo: calcio di punizione dal limite dell’area che passa sotto la barriera. Attento Forte che respinge in angolo. Avellino ancora pericoloso al 35′: cross dalla sinistra, Di Gaudio sul primo palo tenta l’anticipo su un avversario, ma la sua conclusione termina lontana dalla porta di Pelagotti. Un minuto dopo Avellino a un passo dal pareggio: cross dalla sinistra, Di Gaudio stacca indisturbato di testa, palla che termina sul palo e poi tra le braccia di Pelagotti. Sfortunati in questa circostanza gli irpini. Primo tempo che termina col Palermo in vantaggio.
SECONDO TEMPO
Filippi manda in campo Valente al posto di De Rose ammonito mentre l’Avellino inserisce Plescia al posto di Gagliano e De Francesco per Matera. La prima conclusione della ripresa è dei campani: tiro da fuori bloccato da Pelagotti. Al 53′ potenziale occasione per Plescia che lanciato verso l’area di rigore perde il tempo e si lascia recuperare dalla difesa rosanero. La sua conclusione finisce tra le braccia del portiere del Palermo. Al 57′ rosanero pericolosi con Fella che defilato sulla destra prova il diagonale, palla fuori. Al 58′ il Palermo rimane in dieci: Doda, già ammonito, commette fallo su un attaccante dell’Avellino, il direttore di gara non ha dubbi ed estrae il secondo giallo per il difensore del Palermo. Sul conseguente calcio di punizione Pelagotti vola a deviare la conclusione di Matera indirizzata nel set. Filippi corre ai ripari con Peretti al posto di Silipo.
Al 60′ ritorna la parità numerica in campo: fallo da ultimo uomo di Rizzo su Valente, l’arbitro estrae il rosso diretto. Peretti prova il destro fa fuori, palla a lato. Al 72′ calcio di punizione di Valente, Luperini di testa mom inquadra la porta. Un minuto dopo Avellino a un passo dal pari: Mignanelli tira dal limite, Pelagotti non trattiene, sulla ribattuta D’Angelo viene disturbato e la palla termina sul palo, ma il centrocampista irpino era in offside. Al 75′ torna in campo Crivello, reintegrato in squadra, al posto di Dell’Oglio. Al 76′ rigore per l’Avellino: Peretti stende Plescia in area, anche se dal replay il contattonon sembra esserci. Dal dischetto Tito che insacca all’angolo, Pelagotti era riuscito a toccare il pallone ma non è bastato. Il Palermo prova a farsi rivedere in avanti, cross dalla sinistra di Crivello per Soleri che di testa però non trova la porta. La sfera termina alta.
Non succede più nulla al Barbera, il Palermo pareggia contro l’Avellino. La squadra rosanero sale a 20 punti, a pari merito con il Catanzaro che ha perso in trasferta a Bari. Avellino ottavo a quota 17.