Via Autonomia Siciliana vede l’abbattimento di un albero in mezzo a tante polemiche. Uno dei tre pini che sorgeva nei pressi dell’incrocio con via D’Amelio è stato infatti rimosso stamane al fine di allargare l’aiuola di largo La Loggia. L’operazione ha suscitato non poche discussioni; molti si sono infatti chiesti il perchè di tale provvedimento, dato che l’albero appariva in buone condizioni, anche se leggermente inclinato.
La zona è al momento interessata da lavori di sistemazione del marciapiede, che sarà ampliato. L’assessore Sergio Marino a Palermo Live accenna a “ragioni strutturali e di sicurezza” dietro la decisione. Aggiunge, inoltre: “In quell’aiuola verrà realizzato un intervento di riqualificazione per la collocazione di una stele in onore delle donne cadute nella lotta alla mafia”.
“Erano tre magnifici Pini la cui colpa era fare ombra e qualche radice era un po’ invasiva. Ma lo spazio per salvare l’albero e allargare il verde c’è, e pure tanto – scrive su Facebook, Filippo Occhipinti (Verdi) -. Ora ne sono rimasti due, uno tagliato stava benissimo. Questa amministrazione ha un concetto di ambiente e di verde molto Visionario. Hanno dichiarato guerra agli alberi e al verde e da anni ormai. Qualcuno dirà: e per un albero. Un albero, uno solo, è molto più utile di un milione di loro scellerate decisioni, permette di vivere in questa Città in mano ad avventurieri e improvvisatori. NE RIMARRÀ UNO SOLO? Speriamo di questi amministratori e non di alberi”.
“Non vi è giorno in cui in città non giungano voci di abbattimenti – lamenta in una nota Concetta Amella (M5s) -. Il che, in un epoca in cui si parla di problemi ambientali legati all’iperproduzione di anidride carbonica – che le piante assorbono, restituendo ossigeno e di forestazione urbana – appare paradossale”.
“L’assessore Marino ci confermi, dunque, se ha incontrovertibili perizie in suo possesso tali da giustificare l’abbattimento del pino e se ci sono inappellabili ragioni di sicurezza e di salvaguardia degli altri alberi superstiti. Così facendo, qualsiasi tipo di albero avrà vita difficile se si continuerà a consentire la realizzazione di servizi di viabilità nelle immediate vicinanze delle piante stesse. La verità è che si sta perdendo un patrimonio arboreo straordinario senza alcuna garanzia circa la sua corretta ed adeguata compensazione e preservazione”.