Palermo, picchiava e abusava della moglie: condannato a 7 anni

Da anni maltrattava e abusava della moglie, anche davanti ai figli. L’uomo, 47 anni, è stato condannato dal giudice del tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, alla pena di 7 anni e 4 mesi di reclusione, all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e alla perdita della potestà genitoriale, oltre ad un anno di misura di sicurezza dopo la detenzione. 

Costringeva la moglie a subire violenze sessuali

L’imputato è accusato di minacce gravi e di maltrattamenti fisici e psicologici nei confronti della moglie, avvenuti tra il 2016 e il 2021. Il 47enne avrebbe picchiato la consorte con calci e pugni, tirate di capelli e con lanci di oggetti. La donna ha raccontato che il marito più di una volta l’avrebbe anche minacciata di morte impugnando un coltello da cucina. Inoltre avrebbe costretto, in più occasioni, la moglie a subire violenze sessuali.

Per anni aveva subito in silenzio, nascondendo ai familiari ed amici quanto accadeva in famiglia per il timore di ritorsioni verso gli anziani genitori e per salvaguardare l’immagine dei figli minori, costretti quotidianamente ad assistere alle minacce e alle aggressioni subite dalla madre. Soltanto con il conforto dei legali ai quali si era rivolta, gli avvocati Salvino e Giada Caputo, aveva trovato il coraggio di recarsi dai Carabinieri e denunciare le violenze subite in silenzio per molti anni.

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Redazione PL