Palermo, Policlinico: consegnate nuove terapie intensive e sale operatorie

Presenti alla cerimonia il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, e il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria policlinico, Alessandro Caltagirone.

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Un nuovo reparto di terapia intensiva e quattro nuove sale operatorie sono stati consegnati all’interno del polo di emergenza-urgenza del Policlinico “Giaccone” di Palermo.

La cerimonia si è tenuta ieri, 5 agosto, e ha visto la presenza del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dell’assessore alla Salute, Ruggero Razza, e del commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria policlinico, Alessandro Caltagirone.

 Si tratta di interventi da 4 milioni di euro circa, realizzati in quattro mesi dalla Struttura commissariale per il potenziamento della rete ospedaliera coordinata dall’Ingegnere Tuccio D’Urso. Ad essi si aggiungono gli interventi in programma per dotare entro ottobre il Policlinico Giaccone di un nuovo e moderno pronto soccorso. L’obiettivo è quello di rafforzare la presenza delle strutture di emergenza nella città di Palermo.

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Musumeci: “Un passo avanti per eliminare la carenza di posti di terapia intensiva”

 “Oggi facciamo un altro passo avanti verso uno degli obiettivi che ci siamo dati all’inizio della pandemia: eliminare la carenza di posti di  terapia intensiva ereditata dal passato”. Così ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci. “Ci stiamo riuscendo grazie all’istituzione della struttura commissariale, attraverso la quale ovunque in Sicilia abbiamo creato nuovi reparti. Adesso Roma deve invece aiutarci a trovare i medici rianimatori, che mancano in tutta Italia”.

“Non sappiamo come si evolverà la pandemia – ha proseguito il governatore – ma stiamo tenendo tutto sotto controllo; il sistema sino ad ora ha retto perfettamente e lavoriamo affinché decine e decine di cantieri possano migliorare l’offerta sanitaria e ospedaliera dell’Isola, per renderla competitiva con quella di altre regioni italiane”.

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Caltagirone: “Una struttura all’avanguardia”

“È una giornata importante per il Policlinico – ha sottolineato il Commissario Straordinario dell’Aoup, Alessandro Caltagirone – perché grazie all’apporto della Regione Siciliana dotiamo questo ospedale di una struttura avanguardia, come deve essere per una realtà universitaria che puntiamo a rilanciare sempre di più sul fronte delle prestazioni e della produzione chirurgica”.

“L’Azienda, in parallelo – ha proseguito – ha provveduto ad acquistare strumentazioni e arredi affinché il reparto potesse essere dotato di tutto il necessario. Questa rianimazione ci consente di disporre di strutture tecnologiche e personale specializzato in grado di venire incontro alle esigenze dei pazienti più complessi, garantendo anche la sicurezza degli operatori”.

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Palermo, nuovi posti e cure avanzate al Policlinico

Il nuovo reparto di terapia intensiva è dotato di quattro postazioni per isolamento aereo e da contatto. Ciò renderà possibile gestire in maniera avanzata pazienti con sepsi, shock settico o insufficienza respiratoria grave, tale da richiedere una terapia con Ecmo. I diciassette nuovi posti si aggiungono a quelli già presenti e ai sette inaugurati a gennaio, che hanno permesso di liberare altri spazi e gestire la fase più acuta di emergenza Covid.

Completato anche, nel polo di emergenza-urgenza sullo stesso piano, il complesso operatorio. Quattro nuove sale operatorie, con annesse sale di preparazione e risveglio, si sono aggiunte, insieme ad un reparto di degenza da quattordici posti letto. Tale assetto logistico favorisce al meglio il percorso di assistenza del paziente che trova vicine e interconnesse l’area operatoria, la parte intensiva e le degenze.

Completate le fasi di collaudo, la nuova terapia intensiva sarà attiva dal mese di settembre. Allora prenderanno servizio anche sedici anestesisti rianimatori selezionati con il concorso appena concluso. Una procedura che ha visto capofila l’Aoup Giaccone, impegnata nel reclutamento di dirigenti medici da destinare a tutte le rianimazioni siciliane. Numerosi quelli che hanno scelto di rientrare in Sicilia da altre regioni italiane; tra specialisti e medici in formazione i vincitori hanno in media tra 29 e 40 anni.