Palermo, prevista la riapertura di mezzo sottopasso di via Crispi: ecco quando

Adesso i lavori si sposteranno sulla carreggiata del sottopasso direzione porto. Previsti problemi per chi si deve imbarcare

via cavour

Domani dovrebbe essere il giorno della riapertura del sottopasso di via Francesco Crispi, lato monte. Il condizionale è dovuto al meteo. Infatti se le condizioni del tempo dovessero essere capricciose, la riapertura sarà rimandata alla settimana prossima.

Riapre il sottopasso di Via Crispi

Quindi, dopo quasi cinque mesi, le auto potranno tornare a percorrere un lato del sottopasso, quello che va in direzione della Cala, che nessuno poteva percorrere dal 22 agosto 2022. Dopo l’avvio dei lavori, le previsioni erano che la strada dovesse rimanere totalmente chiusa per 30 giorni lavorativi. Ma cosi non è andata, con notevoli conseguenze e disagi. Il cantiere all’inizio era destinato ad un’area più ristretta, così da permettere il passaggio dei mezzi sulla corsia centrale del sottopasso, ma così non è stato. Il traffico è stato quindi deviato sulla bretella in direzione piazza XIII Vittime.

Al via i lavori sulla seconda carreggiata

Ma adesso tutto sembra pronto. Si è proceduto al completamento del ripristino del copriferro e all’apposizione delle nuove coperture. Lavori che adesso devono essere eseguiti anche nell’altra carreggiata, quella in direzione Porto. Il Giornale di Sicilia riporta una dichiarazione dell’assessore alle Opere pubbliche Salvatore Orlando: «Se tutto va bene riaprirà venerdì. Dipende dalle condizioni del tempo. Rispetto ai 60 giorni lavorativi previsti per completare l’intervento, ci è voluto un po’ più di tempo per riaprire tutta la carreggiata lato monte del sottopasso».

Ed ha aggiunto: «Aggiorneremo i cittadini sui prossimi step di lavoro. Le maestranze hanno continuato in queste settimane a operare con tutta la carreggiata chiusa al traffico, a causa della presenza dei maggior spessori degli intonaci. Adesso si dovrebbe passare al lato che va verso il porto, in modo da completare l’opera». Questa seconda fase si preannuncia particolarmente delicata, considerato che di fatto interferisce con  la normale viabilità destinata a chi si imbarca. Un’altra emergenza da risolvere.