Palermo, è un triste primo maggio: aria pesante dai social alla realtà

Parlare di festa dei lavoratori a Palermo è un eufemismo: poca voglia di festeggiare ma tanta speranza in fondo al cuore.

Quello di Palermo è un primo maggio triste. Lo sottolinea anche il cielo, grigio come l’umore dei suoi abitanti, costretti dalle restrizioni anti Covid a disertare Mondello e il parco della Favorita, da sempre luoghi simbolo di evasione. Ma non solo, considerato che davvero in pochi hanno scelto il Foro italico così come la Cala per una passeggiata. Come annunciato, negli assi nevralgici della città puntuale è stato il dispiegamento delle forze dell’ordine e poca voglia sembra esserci nel disattendere le limitazioni. Viene quasi da chiedersi se ciò sia dovuto ad una maggiore presa di coscienza del pericolo del contagio o, piuttosto, ad un triste atteggiamento di rassegnazione. Ma c’è una terza ipotesi, ovvero quella che la lucina in fondo al tunnel sembra farsi sempre più luminosa.

STRINGERE I DENTI

Bisogna stringere ancora un po’ i denti, esortano i più ottimisti tra i virologi, e poi, complice il progredire della campagna vaccinale, la prossima, imminente estate, ci si potrà rifare con gli interessi. O quasi. Oggi, intanto, a queste latitudini, già colpite oltremodo da una crisi economica di per sè forte a prescindere dalla pandemia, parlare di Festa dei Lavoratori è un eufemismo. Basta farsi un giro su quei formidabili termometri dell’umore popolare che sono i social, per rendesi conto di quanto amaro sarcasmo circoli in merito. Nelle pagine Facebook popolate dagli abitanti di Palermo si legge di tutto e di più.

I palermitani sperano nella rinascita post pandemia, ma oggi non hanno nulla da festeggiare

UN’AMARA IRONIA

Buona festa dei cassintegrati” commenta Giuseppe, al quale in tanti rispondono “grazie altrettanto“, accompagnando il tutto con la beffarda emoticon di uno spumantino pronto per essere stappato. O ancora: “Buona festa dei disoccupati abbandonati dallo Stato”, commenta Marianna, mixando all’ironia una legittima rabbia. Gerry invece è ottimista ma con riserva: “Oggi non c’è proprio nulla da festeggiare, anche se dalle macerie ci sarà un nuovo inizio”. Insomma, post di questo tenore ce ne sono a bizzeffe, scritti sia da imprenditori ancora al palo oltre che dai loro stessi impiegati.

LA DECISIONE DEL PREFETTO

Intanto, il prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, nelle riunioni del comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica ha disposto l’intensificazione dei dispositivi di controllo interforze del territorio. Ciò per limitare gli assembramenti di persone e spostamenti non consentiti in questo ponte del primo maggio. Controlli nelle spiagge e anche agli ingressi dei supermercati, al fine di verificare l’effettivo utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da parte degli avventori. Ma anche il rispetto delle prescrizioni sul distanziamento sociale e la predisposizione di erogatori di gel disinfettante per le mani prima dell’accesso agli esercizi.