Palermo e il problema traffico, “serve la tangenziale”

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A Palermo il problema traffico è sempre di moda, non c’è stagione che tenga. Anche con il periodo scolastico fermo, ci sono quelle strade che soprattutto nelle ore di punta si trasformano in un vero e proprio inferno di auto. Il motivo principale del traffico in città è legato principalmente al troppo utilizzo delle vetture, questo dovuto anche alla mancanza di alternative. 

“Se tutti ci muoviamo con l’auto, è chiaro che stiamo investendo l’infrastruttura che ha saturato la sua capacità”, ha evidenzia l’assessore alla Mobilità Maurizio Carta durante la conferenza stampa di bilancio di un anno di lavoro della Giunta Comunale. “Questo significa che bisogna accelerare la messa in gara della rete tramviaria. Abbiamo incontrato RFI e Trenitalia per accelerare gli interventi di completamento dell’anello e rendere il passante una struttura di mobilità urbana. Questo consentirà, insieme agli 80 chilometri di nuove ciclovie (di cui 28 con fondi PNRR), di avere una mobilità differenziata che permetterà di ridurre il traffico veicolare del 20%. Senza quello, l’investimento sulle infrastrutture non basterà”.

Passando alle strade principali di Palermo, sicuramente il vero cavillo da risolvere riguarda viale Regione Siciliana, soprattutto dal lato del ponte Corleone dove con la riapertura delle bretelle laterali si sono create nuove code. Per l’assessore Carta c’è solo una soluzione per risolvere e alleggerire il traffico sulla circonvallazione palermitana: la tangenziale, “in modo da non impegnare la circonvallazione la quale deve tornare ad essere una dorsale per la mobilità dei palermitani”.

Palermo è attraversata da traffici che non ci competono, di cui non siamo né l’origine né la destinazione. In questo, c’è un lavoro costante insieme al  sindaco e alla Regione per accelerare tutte le verifiche che consentiranno di avere una tangenziale”, ha affermato Carta. 

Viale Regione Siciliana, però, non deve essere sicura solo per automobilisti e motociclisti, ma anche per i pedoni. Come documentato tempo fa dalla nostra redazione, la maggior parte dei sottopassi sono impraticabili ed i sovrappassi sembrano non bastare soprattutto dal lato sud di Palermo. Il Comune sotto questo aspetto ha le idee chiare, come assicurato da Carta durante la conferenza stampa: “Con il sindaco abbiamo istituito una task force che coinvolge anche le Partecipate per verificare dove è opportuno realizzare ulteriori sovrappassi, anche coinvolgendo altri soggetti nella realizzazione. Riteniamo che i sovrappassi abbiano caratteristiche di maggiore sicurezza rispetto ai sottopassi”.

Il problema porto in via Crispi

Altro punto nevralgico del traffico di Palermo è l’area del porto. Ci sono ore in cui la via Crispi è totalmente impraticabile: con la chiusura dell’ingresso principale del porto per dei lavori di restyling, auto e mezzi pesanti sono costretti a imbarcarsi nelle navi o dal molo Santa Lucia o da via dell’Arsenale. La conseguenza sono lunghe attese in mezzo al traffico per chi deve andare in direzione Monte Pellegrino. “Su via Crispi sono in campo avanzate azioni operative con l’Autorità Portuale per rendere quella strada più agevole“, assicura Carta. “É stato siglato l’accordo che permette di pagare i servizi aggiuntivi alla polizia municipale, che consentirà di dare un presidio maggiore e più articolato”.

In particolare “Si sta lavorando sull’individuazione di un’area da destinare per gli ingressi al porto di Palermo. Le opzioni sono due: una nella zona Sud e l’altra in una zona più prospicente. Area che permetterà di liberare via Crispi dalla presenza dei camion che si devono imbarcare”.

Come se non bastasse, al problema degli imbarchi si aggiunge anche quello che riguarda l’uscita dei croceristi che per adesso avviene da via Sammuzzo a pochi metri dal sottopasso di via Crispi. Un fatto che non solo rallenta il traffico, ma mette a rischio la sicurezza degli stessi turisti. Nei giorni scorsi “c’è stato uno scambio di mail fra il sindaco Roberto Lagalla e il presidente Pasqualino Monti. Ciò affinchè via Crispi possa essere oggetto di un intervento di ristrutturazione complessiva rispetto all’intervento sull’interfaccia del porto. Farlo insieme ci permette di avere maggiore celerità. Via Crispi sarà oggetto di un’azione congiunta, così come il Foro Italico ed altre zone della città”.

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