“Youth for Future”, a Palermo un progetto con studenti sloveni e spagnoli

Lo scambio, a cura della Ong palermitana HYRO, ha riguardato ventiquattro partecipanti tra i diciotto e i venticinque anni

Studenti italiani, sloveni e spagnoli a Palermo

Si è conclusa con successo a Palermo l’esperienza multiculturale “Youth for Future”.
Il progetto di apprendimento sul tema del cambiamento climatico ha visto ospiti in città studenti sloveni e spagnoli.
Ad avviare lo scambio giovanile è stata l’organizzazione umanitaria HYRO, una realtà non governativa impegnata sul fronte dei diritti umani.
I giovani sono arrivati a Palermo lo scorso 13 ottobre e hanno affrontato insieme temi ambientali di grande interesse nell’ambito del progetto.

ATTIVISMO E VOLONTARIATO DEI GIOVANI

Il dibattito sui temi ambientali ha assunto negli ultimi anni un peso crescente, travolgendo i giovani con idee e movimenti di resistenza.
Contenuti che necessitano di una spiegazione e di riflessioni.
Proprio sulla base di queste considerazioni, l’organizzazione umanitaria palermitana HRYO  ha avviato lo scambio giovanile “Youth for Future” sul tema del cambiamento climatico.
Un’ azione che renderà i volontari capaci di farsi a loro volta portavoce dei messaggi e delle esperienze che loro stessi hanno pensato.

GIOVANI EUROPEI A PALERMO

Il progetto ha visto la partecipazione di ventiquattro ragazzi di diversa provenienza, d’età compresa tra i diciotto e i venticinque anni.
Volontari italiani, sloveni e spagnoli che, dal 13 al 21 ottobre, si sono cimentati nella produzione di video, foto e interviste, partecipando a forum e momenti di confronto.
Un modo pratico per acquisire nuovi strumenti operativi, indispensabili per promuovere un maggiore senso di iniziativa.
E incoraggiare così la partecipazione attiva, propria e altrui, nella società in nome della solidarietà e della sostenibilità delle azioni.

UNA RETE ORGANIZZATIVA INTERNAZIONALE

Al fianco dell’italiana HRYO, Organizzazione giovanile per i diritti umani, ci sono il Centro giovanileCeliski Mladinski” di Celje in Slovenia e la spagnola “Fundació Catalunya Voluntària“.
Tra i punti qualificanti del progetto, la realizzazione finale di una campagna online di sensibilizzazione grazie all’approfondimento della conoscenza del tema ambientale, insieme a un e-report conclusivo da condividere e diffondere in rete.
Al centro, la promozione dello sviluppo delle competenze civiche europee e la cittadinanza attiva.
Ciò consentirà ai giovani di approcciare consapevolmente la complessità di uno stile di vita sostenibile.
Il tutto, rafforzando la rete internazionale di organizzazionie attivisti impegnati nella protezione dell’ambiente.

LE CONSIDERAZIONI DI MARCO FARINA

“Youth for Future” è nato con l’obiettivo di garantire visibilità al programma Erasmus+ e rafforzare la consapevolezza ambientale sia a livello locale che internazionale.
“Il progetto si concentra sull’attivismo – spiega il direttore di HRYO, Marco Farina – e lo scambio include il coinvolgimento dei giovani attraverso strumenti di advocacy e di campagne per promuovere la protezione dell’ambiente”.
“Il punto forte – aggiunge – è proprio l’essenza metodologica delle attività, con la condivsione, da parte dei partecipanti, di pensieri sulle proprie esperienze e abitudini”.
A favorire l’integrazione, il contesto interculturale.
” Abbiamo pensato ad un criterio di equilibrio di genere – spiega il direttore – ma anche a ogni possibile azione per evitare discriminazioni basate sulla religione, l’estrazione sociale o l’orientamento sessuale”. “Sensibilizzando sull’importanza dell’uguaglianza come diritto umano – conclude – incoraggiamo un’apertura inclusiva realizzando la solidarietà e la cooperazione tra i partecipanti, per fornire un buon ambiente di vita e di lavoro a tutti.”