Palermo: la Rap bussa fuori dalla Regione per risolvere emergenza rifiuti

Antonino Randazzo , capogruppo M5s al Consiglio comunale :”Assurdo doversi rivolgere a privati fuori dalla nostra Regione”

bellolampo palermo

emergenza rifiuti

Il Natale è alle porte, e per i palermitani, già oppressi dalla pandemia e dalla crisi economica, la vista delle montagne di rifiuti per le strade non è certo un balsamo per l’animo. La situazione è ancora una volta al collasso. Il Comune di Palermo ne è consapevole e per questo si sta attivando per risolvere quanto prima quella che, nel giro di poco tempo potrebbe trasformarsi in una vera e propria bomba ambientale. Raggiunto da Palermo Live, è Antonino Randazzo , capogruppo M5s al Consiglio comunale a fare chiarezza.

BANDO DI GARA PER LA SETTIMA VASCA

La Rap ha fatto una manifestazione d’interesse per vedere se c’è qualcuno al di fuori della Sicilia disposto a prendere i rifiuti indifferenziati. Per quanto riguarda la settima vasca, a breve dovrebbe partire il bando di gara, ma in ogni caso prima di un anno non sarà possibile utilizzarla. Dunque si prevede un altro anno senza discarica in quanto la sesta è tra l’altro esaurita dal 2019. Oggi la situazione è diversa, perchè ad essersi ingolfato è il TMB ovvero il trattamento meccanico biologico. Quello che ne prevede il ritiro dai cassonetti i quali, prima di essere conferiti nella discarica devono passare da un impianto di Tritovagliatura per il trattamento meccanico biologico”.

La Rap cerca aiuto fuori dai confini regionali per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati

IMPIANTO DI ALCAMO NON PIU AUTORIZZATO

Tale impianto, di cui la Rap è dotata, è andato in sofferenza, così da fare accumulare un arretrato di rifiuti nel piazzale di Bellolampo. Una montagna enorme accatastata lì dove non dovrebbe trovarsi, in quanto non è quello il sito idoneo. I rifiuti devono di norma entrare, essere lavorati e uscire. Il blocco riguarda proprio l’entrata e l’uscita dei rifiuti. Per questo motivo la Rap ha dovuto rallentare i conferimenti perchè non ha più spazio all’interno del TMB per lavorare il pattume. Mentre, in uscita, a scarseggiare sono gli impianti messi a disposizione dalla Regione. Tra questi quello di Alcamo che, non essendo più autorizzato sta letteralmente mettendo in ginocchio oltre Palermo altri comuni quali ad esempio Bagheria e Carini.”

IL RALLENTAMENTO DELLA RAP

Consideriamo che il Comune di Palermo gestisce al giorno qualcosa come 900 tonnelate al giorno di rifiuti indifferenziati – prosegue Randazzo a Palermo Live . Con il TMB ingolfato, capace di gestirne al massimo 600 al giorno, si crea quotidianamente un accumulo di 300 tonnellate di rifiuti, che, moltiplicati da agosto ad oggi rende l’idea della criticità della situazione. Di conseguenza, è fisiologico da parte della Rap un rallentamento del ritiro dell’immondizia con la conseguenza di vedere le strade della città versare in una situazione pietosa.

L’AUSPICIO

In vista delle feste, sarà importante che la Rap riesca a trovare risposta alla manifestazione d’interesse pubblicata sul suo sito. Chi, fuori dalla Regione sarà in grado di accogliere la richiesta, proponendo un impianto idoneo, permetterebbe alla Rap di caricare nei tir questa massa di rifiuti. Chiaro che tutto ciò – conclude Randazzo – , tra il viaggio dei tir e il costo dello smaltimento in discarica avrebbe dei costi che, inevitabilmente i cittadini si ritroveranno nelle bollette del 2021.”