Palermo, rapina al Centro Mega: dipendenti minacciati con un taglierino

Due uomini incappucciati hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale. Minacciati i dipendenti, sono riusciti a portar via il contenuto del registratore di cassa

via spinuzza

Rapina al Centro Mega di via Sirio, a Palermo. Nel pomeriggio del 12 gennaio, due uomini incappucciati e coperti dalla mascherina si sono introdotti all’interno del punto vendita, minacciandone i dipendenti. Taglierino alla mano, hanno dunque costretto gli impiegati a consegnare l’incasso e si sono poi dati alla fuga. Il bottino ammonterebbe ad alcune centinaia di euro.

La chiamata al 112 è arrivata intorno alle 18.30. Sul posto si sono presentati gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale. Acquisite le immagini delle telecamere di videosorveglianza, nella speranza di ricavarne elementi utili all’identificazione dei malviventi.

Palermo, furto in una tabaccheria

Qualche giorno fa una tabaccheria di via Pomara, traversa di via Galletti, ha subito un furto da parte di ignoti. Secondo una prima ricostruzione, questi avrebbero forzato l’ingresso per introdursi nell’attività. Sarebbero così riusciti a portare via i soldi delle slot machine e alcune stecche di sigarette.

Sul posto il personale della Scientifica ha eseguito i rilievi di rito. Circa un mese fa, inoltre, la zona aveva già visto un altro furto; il presunto responsabile era stato rintracciato e denunciato. Da chiarire dunque se possa esservi qualche collegamento tra i due episodi.

Furto in via Maqueda

Furto nella notte, infine, in un’ottica di via Maqueda, a Palermo, dove i ladri hanno trafugato parte della merce esposta. Agli articoli rubati, si aggiungono i danni arrecati al punto vendita. I malviventi hanno infatti spaccato la vetrina e rovesciato gli scaffali.

Sul luogo si è presentata la polizia, che sta indagando sull’accaduto. Gli agenti visioneranno le immagini di videosorveglianza. Si tratta del secondo episodio per l’ottica nel centro di Palermo. L’1 luglio 2021 infatti due ladri si erano introdotti nell’esercizio commerciale, distruggendo la vetrina e trafugando merce per migliaia di euro.

CONTINUA A LEGGERE