Palermo-Reggiana, caos ai tornelli: “Ma il City Group lo sa?”

Disagi allo stadio Renzo Barbera in occasione della partita Palermo-Reggiana. E’ quanto ci racconta un nostro lettore, F. S., attraverso una segnalazione inviata alla nostra redazione. Abbonato e recatosi ieri sera allo stadio insieme al figlio, si è trovato in una situazione di disordine con tutti i rischi che ciò ha comportato sia per sé che il bambino. All’origine di tutto un tornello rotto. Di seguito il suo racconto.

“Arrivati allo stadio, il primo passaggio è stato regolare, tranquillo. Arriviamo al nostro ingresso, primo della curva nord, dove si è formata la coda. Un classico. Il problema storico è che hanno le transenne soltanto laterali, quindi la coda che si forma inevitabilmente è una coda non regolamentata da una transenna. Al di là del furbetto di turno che si possa mettere lì, è comunque assurdo vedere che ci possono essere venti steward appena entri dal tornello e zero in esterno. Ma andiamo in avanti. Poi è arrivato un gruppo organizzato, che ovviamente aveva urgenza di entrare, ma è stato il primo riconoscere che effettivamente non si sarebbe potuto perché uno dei due tornelli di questo unico “imbuto” non funzionava”.

“C’era gente che entrava da destra, da sinistra, chi scavalcava la transenna. E poi nel piccolo tunnel che si forma ti trovi quasi schiacciato a un tornello che non funziona per poi deviare in uno spazio di 20 cm a sinistra. Io sono arrivato alle 20:10, alle 20:55 ancora non eravamo riusciti a entrare. La gente iniziava a premere perché intanto era iniziata la partita. Nella calca c’erano bambini, donne. Tutti schiacciati”.

“A quel punto diventava necessario che si aprisse il tornello, dovevamo liberarci. Lo steward ci guardava come chi non può fare niente; dopo le prime richieste la gente quasi voleva afferrarlo ma fisicamente non ci arrivava. A quel punto devi aprire. “No, io lo dico a quello dentro ma è lui che deve aprire e non apre”, diceva. Lo chiamano, si affaccia, ci guarda e fa finta di niente”.

“Finalmente riusciamo a entrare. “Apri la porta c’è gente schiacciata”, gli ho detto quando me lo sono trovato davanti. Il bambino quasi piangeva, non vuole venire più. Mi sono abbonato, ma non può essere così ogni volta che vado allo stadio. L’abbonamento è sinonimo anche di “comodità”, ma perdere un’ora o, peggio, rischiare di farsi male è completamente da terzo mondo”.

“Proposte: transenne fuori lunghe, almeno un addetto fuori che regolamenti la fila. Un tornello per gli abbonati, forse anche per i gruppi organizzati che hanno bisogno di più spazio. Gente più idonea ai tornelli, non che ti guarda ma non fa nulla. Abbiamo rischiato seriamente di farci male, in alcuni casi di perdere l’inizio della partita”.

“Io non so quanto la società veda queste cose, bisogna entrare nella logica della gestione dello stadio, non lo so. Ma di sicuro è una cosa vergognosa. Non si può chiedere alla gente di abbonarsi e rischiare la vita per entrare. Io non mi sono lamentato mai del bagno sporco, anche se andrebbe rifatto. Ma questa è una cosa diversa: per la tua gestione tu rischi non di non farmi andare in bagno, ma di farmi fare male, di terrorizzare i bambini, di schiacciare le persone. Il tornello rotto non era prevedibile? Si formi gente che coordina le emergenze e l’ordine. In previsione del campionato non si può verificare una cosa simile. Parlo soprattutto della curva nord che è quella con più pubblico perché ha i tifosi organizzati, gli abbonati, i tifosi coi biglietti”.

“Fai un tornello aperto, se non puoi aggiungerne altri addirittura, e siano smistati i tifosi. Dunque, un tornello per i gruppi organizzati, uno per gli abbonati, uno per chi ha il biglietto. Metti gente più sveglia. Le transenne partano da più lontano, ci siano due steward fuori. Non quello lì fermo a dirmi: “Non è colpa mia, glielo dico di aprire”. Una scena surreale“.

Questa la segnalazione giunta stamani alla nostra redazione. Continuate a inviarci le vostre all’indirizzo redazione@palermolive.it.

https://youtu.be/2OLTJvtLt_w