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Palermo, restaurato il Crocifisso di San Francesco Saverio


Marianna La Barbera

Gli interventi si inseriscono nell'ambito del programma "Ora viene il Bello", a cura della Conferenza Episcopale Italiana

Il Crocifisso “in mistura” di San Francesco Saverio ha ritrovato lo splendore originario. 
La presentazione del restauro dell’opera si è tenuta nella Rettoria di San Francesco Saverio, nell’omonima piazza a Palermo, che ha organizzato l’incontro congiuntamente all’Arcidiocesi e alle associazioni “BCsicilia” e  “Itinerarium Rosaliae”. 
L’iniziativa, allietata dall’accompagnamento musicale dell’arpista Antonella Calandra, si è tenuta alla presenza del rettore, don Massimiliano Lo Chirco, di Sergio Troisi, storico dell’arte, della restauratrice Rosalia Merra e di monsignor Filippo Sarullo, direttore del Museo Diocesano. 
Soni intervenuti, inoltre, Susanna Gristina, presidente della cooperativa “Kòrai” e dell’associazione “Itinerarium Rosaliae”  e Alfonso Lo Cascio, presidente regionale “BCsicilia“. 

L’ AZIONE DI RESTAURO 

Gli interventi hanno consentito la restituzione di un’opera pregevole, compromessa sia dal punto di vista meccanico che estetico. 
Lo studio e il restauro, inoltre, hanno permesso l’analisi approfondita della particolare tecnica esecutiva, quella della “mistura”, e della sua provenienza, ad oggi sconosciuta. 
All’attento studio analitico si è affiancata una dettagliata ricerca bibliografica, fotografica e archivistica, indispensabile per delineare il contesto storico dell’opera, la tecnica, la natura dei materiali. 
Sono emerse anche le relazioni strettissime con altri notevoli manufatti del periodo e della medesima tecnica, operando confronti storici e artistici e utilizzando i supporti scientifici più idonei. 

L’IMPEGNO DELLA CEI 

Lo studio e il restauro del Cristo Crocifisso del sedicesimo secolo, custodito all’interno della Rettoria di San Francesco Saverio, si inseriscono nell’ambito del programma “Ora viene il Bello“. 
L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Nazionale Tempo libero, Turismo e Sport della Conferenza Episcopale Italiana
Un pellegrinaggio attraverso la bellezza dei santuari sparsi nelle varie regioni.  
Protagonisti, i luoghi di accoglienza, i cammini, i borghi e i siti artistici nei territori diocesani d’Italia. 
Non è un caso che l’evento di presentazione del lavoro di restauro del Crocifisso in mistura si sia tenuto lo scorso 23 settembre, data che coincide con la vigilia del “Pellegrino Dei“. 
Ovvero, l’evento di chiusura di “Ora viene il Bello” a cura della CEI, che a Palermo è stato promosso dalla cooperativa “Kòrai”, Officina Territoriale del Progetto “Policoro” della Diocesi di Palermo.
La Rettoria ha aderito al progetto di valorizzazione dell’Itinerarium Rosaliae portato avanti da “Kòrai” con l’associazione “Itinerarium Rosaliae”.  
Una condivisione in linea con il progetto nazionale della CEI, che mira a creare esperienze generative di turismo e ospitalità di carattere religioso.
Tra le possibili iniziative in cantiere, pellegrinaggi e cammini di fede, all’insegna della collaborazione virtuosa con enti, associazioni e imprese per la valorizzazione e il rilancio dei territori e delle comunità di riferimento.

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