Palermo ricorda Mario Francese, giornalista ucciso dalla mafia: le FOTO della cerimonia

Il cronista aveva solo 54 anni quando Leoluca Bagarella, il 26 gennaio 1979, lo uccise davanti la porta di casa a colpi di pistola

Palermo

Cade oggi il 44esimo anniversario dell’assassinio del giornalista Mario Francese, ucciso per mano di Cosa Nostra la sera del 26 gennaio 1979 a Palermo. Il cronista aveva solo 54 anni quando Leoluca Bagarella lo uccise davanti alla porta di casa a colpi di pistola. Stamattina una cerimonia in viale Campania ha ricordato lo straordinario impegno di Francese nella lotta a Cosa Nostra. Presente in rappresentanza dell’Amministrazione comunale l’assessore alla Cultura, Giampiero Cannella.

“I giornalisti siciliani – ha dichiarato quest’ultimo – hanno pagato un pesante tributo alla lotta alla mafia. Ricordare Mario Francese è un atto doveroso per mantenere viva la memoria di un uomo che ha onorato fino alla fine la sua professione e che ha unito grande capacità d’inchiesta con immenso coraggio e dirittura morale in un’epoca, quella a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, nella quale la compromissione tra società civile e malaffare ha consentito alla mafia di prosperare. Oggi, è anche grazie al suo esempio e dei tanti cronisti caduti per mano criminale, che la mafia cede sotto i colpi dell’azione efficace e costante delle forze dell’ordine”.

Palermo ricorda Francese, Lagalla: “Professionalità e coraggio”

A ricordare Mario Francese anche il sindaco Roberto Lagalla. “A 44 anni dalla sua morte – si legge in una nota – si rinnova oggi il ricordo del giornalista Mario Francese, assassinato da killer mafiosi la sera del 26 gennaio 1979. Con grande professionalità e con coraggio, Francese fu uno dei primi cronisti a mettere in luce gli affari del clan dei corleonesi e con i suoi articoli seppe lucidamente portare avanti importanti inchieste sulla mafia. Anche grazie al contributo di cronisti come lui, è stato possibile fare passi avanti nella lotta alla mafia. Mi auguro che la passione giornalistica e la ricerca della verità che hanno contraddistinto l’operato di Mario Francese possano rimanere un esempio per tanti giovani che si avvicinano oggi alla professione”.  

Foto di Stefano Patania

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