Palermo, Rinaudo: “Poca identità e troppa confusione, Brunori? Andava assolutamente ceduto”
Leandro Rinaudo, Direttore Sportivo dal recentissimo passato rosanero, ha rilasciato una lunga intervista al Giornale di Sicilia. Il dirigente palermitano ha affrontato numerosi temi inerenti l’attuale stagione calcistica del Palermo. Riportiamo qui di seguito alcuni dei passaggi più significativi.
Sul futuro prossimo del club
“In questo campionato Sassuolo, Pisa e Spezia stanno dimostrando di essere più completi e continui – ha esordito Rinaudo -, mentre per quanto riguarda i play-off mi sembra ci sia opportunità per tutti rispetto agli anni precedenti. Basta guardare che ai play-off al momento ci sono delle neopromosse come Juve Stabia e Carrarese, poi Cesena e Mantova sono lì vicine. Questo fa capire che è molto più semplice quest’anno rispetto ai precedenti. Il Palermo deve trovare continuità, dare importanza alla classifica sopra, perché l’obiettivo è andare in Serie A, ma allo stesso tempo essere ben attento e umile a quelli che ti stanno dietro, dove il livello si è alzato”.
“Se credo nella Serie A del Palermo? Nella vita tutto è possibile, ma allo stesso tempo bisogna essere realisti – ha affermato l’ex DS dei rosa -. Penso che il quarto posto sia possibile, questo può essere un obiettivo per poi affrontare i play-off in un certo modo e magari creare l’entusiasmo che solo Palermo sa creare per trascinare la squadra”.
Guardando più avanti
“Alla lunga sono strasicuro che il Palermo andrà in A. Mi sembra anche scontato – dichiara Rinaudo –. La proprietà di soldi ne ha messi tanti e continuerà sicuramente a metterne perché l’obiettivo è portare il Palermo in Serie A. L’unica domanda che mi faccio è: “in quanti anni il Palermo andrà in Serie A?”. Perché se ci andrà tra 4, 5 o 6 anni sarebbe un problema”.
Grana Brunori e priorità di mercato
“Per me Brunori andava assolutamente venduto quest’estate – afferma senza mezzi termini Rinaudo -. Credo che non ci sia stato il coraggio di venderlo e sostituirlo con un altro giocatore altrettanto importante, o addirittura ancora più importante, per poter vincere il campionato dato che l’obiettivo dichiarato è sempre stato quello”.
“Urgenze di mercato? Prima del mercato bisogna creare un po’ più d’identità – risponde –, avere una linea che secondo me non si sta vedendo. Vedo un bel po’ di confusione, credo sia determinante portare un po’ di equilibrio e serenità, questo credo che Osti possa farlo. Per il resto non mi piace parlare di giocatori perché sennò la colpa è sempre loro, degli allenatori e dei direttori sportivi. Bisogna mettere un po’ di ordine, perché di ordine ce n’è poco”.
Su Osti e De Sanctis
“Con Carlo (Osti) c’è un ottimo rapporto – spiega Rinaudo -. Lo considero un amico, c’è sempre stata stima reciproca. È una persona perbene, equilibrata e intelligente anche sotto il punto di vista culturale. Credo che possa dare un contributo importante in questo momento così delicato al Palermo, data la sua grande esperienza. Non si può però pensare di dare tutta la responsabilità a lui per sistemare le cose. Qualcosa che è andata male, molto male, c’è stata. Le responsabilità non possono essere date a una persona che è subentrata, ma allo stesso tempo dico anche che non possono essere date alla persona, in questo caso De Sanctis, che è stato esonerato dopo così poco tempo. Troppo semplice in questo modo”.
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