Palermo – Sampdoria, le pagelle: Diakité uragano, Segre infinito, Insigne sciupone
Vittoria netta e convincente per il Palermo formato playoff che al Barbera annulla la lanciatissima Sampdoria per 2-0 e si guadagna il diritto di sognare. E adesso con il Venezia tutto è possibile. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:
PALERMO: Desplanches 6,5; Graves 6,5, Lucioni 7, Ceccaroni 6 (dal 20′ Marconi 7); Diakité 8,5, Segre 7,5, Ranocchia 7 (dal 78′ Henderson 6), Lund 6,5; Insigne 5 (dal 65′ Gomes 6); Brunori (C) 6 (dal 78′ Mancuso 6) , Soleri 6,5 (dal 78′ Di Francesco 6). All. Mignani.
SAMPDORIA: Stankovic 4,5; Piccini 5 (dal 56′ Benedetti 5,5), Gonzalez 6, Ghilardi 4; Depaoli (C) 5,5 (dal 55′ Stojanovic 6), Yepes 5,5, Ricci 5 (dal 75′ Kasami 6), Giordano 4 (dal 55′ Barreca 5,5 ); Borini 6, Esposito 6; De Luca 5. All. Pirlo.
I MIGLIORI DEL PALERMO
Diakité: Che sogno, amici! Doppietta decisiva, tre reti nelle ultime due partite e nuova prestazione “monstre”. Salim Diakitè è il “man of the match” che non ti aspetti, quello capace di annientare le motivazioni della Samp e di regalare ai suoi il pass per le semifinali playoff. Le reti, specie quella siglata nel primo tempo, hanno condito una gara intensa e “qualitativa” costruita con la complicità dello sfortunato Insigne. Niente da fare per Giordano e compagni, oggi sulla destra c’era spazio solo per Diakité.
Segre: Si è riguadagnato il posto da titolare con i pezzi forti della casa: sacrificio, corsa e tanta umiltà. Partita infinita quella di Jacopo Segre che ha corso come un forsennato dal primo all’ultimo minuto di gioco azzerando, di fatto, la trequarti doriana. Non è riuscito a capitalizzare il suo ottimo lavoro in sovrapposizione, ma nelle ripartenza ha sempre e comunque fatto il suo. Se funziona Segre, il Palermo regge.
I PEGGIORI DEL PALERMO
Insigne: Due nitide palle gol divorate e un’incomprensibile scivolone da fondo campo in soli 45′ di gioco. Se non è un record negativo, poco ci manca. A Roberto Insigne erta stata data la possibilità di riscattare, nella partita più importante dell’anno, un’intera stagione di anonimato e rimpianti. Non solo non c’è riuscito, ma ha persino peggiorato il suo bilancio in rosanero. Per sua (e nostra) fortuna, la sua “giornata no” non ha influito sul buon esito della sfida playoff.