Calcio

Bambino aggredito da due stewards allo stadio Barbera? La replica: “Nessun contatto fisico”

Un tifoso del Palermo, Tony Tarantino, ha denunciato sui social di essere stato aggredito insieme al nipote di dieci anni da due stewards durante il match dei rosa contro la Sampdoria. “Dopo anni vado allo stadio con mio nipote, al goal di Di Francesco lo stesso calcia la palla per la gioia verso la gradinata dove si trovava mio nipote, che la prende con tanta gioia e viene da me. Era strafelice, aveva preso il pallone del goal del suo idolo, non ci credeva neanche lui che fosse capitato nelle sue mani. Faccio presente che steward nelle vicinanze neanche si sono mossi”.

Dopo circa dieci minuti – continua il racconto – si avvicina un responsabile o quantomeno cosi si è definito, ma noi ci siamo rifiutati, cosi il bambino mi dice “nonno dai andiamocene non mi interessa più la partita aveva vinto il suo trofeo, cosi ci siamo alzati e ci avviamo verso l’uscita dello stadio quando ad un tratto una donna e un uomo, sempre steward li vediamo correre verso di noi anche loro dicendoci di restituire il pallone, nel frattempo il bambino scoppia a piangere. Io gli dico di lasciarglielo stare non credo che la società ne abbia proprio bisogno”. In quel preciso momento sarebbe scattata la violenza: Gli stewards si buttano con violenza sopra di me e il bambino con spinte varie, strappandogli il pallone dalle mani e procurando al bambino dolore al braccio. In quell’istante mille cose sono passate dalla mia mente avrei voluto con la stessa violenza rispondere, ma ringrazio il Signore che sono un suo figliolo”.

Le lacrime del piccolo tifoso: “Hanno lasciato un bambino in lacrime per un pallone di calcio, Vergogna indegni, da premettere che il bimbo li implorava ‘lasciatemelo per favore’ ma questi mostri senza cuore e soprattutto senza dignità lo hanno lasciato nella sua totale disperazione”.

Per le percorse di sicuro ci rivolgeremo alla sede compente – conclude -, perché voglio incontrare di nuovo questi mostri per guardarli negli occhi e dirgli bravi avete distrutto un piccolo sogno a un bambino. Attenzione so che il pallone non era nostro, ma arrivare a maltrattare un bambino mi sembra una cosa inconcepibile“.

La replica della società che gestisce il servizio stewarding allo stadio

In merito all’episodio citato da un tifoso sui social network dopo la gara Palermo-Sampdoria Vivaevents srl, società incaricata dal Palermo Fc di gestire il servizio di stewarding allo stadio Renzo Barbera in occasione delle partite casalinghe, intende ricostruire accuratamente l’accaduto, documentato anche da diversi testimoni e dal servizio di videosorveglianza.

Quando il pallone dopo il gol del Palermo è arrivato, casualmente, sugli spalti della gradinata inferiore, diversi bambini si sono avventati sul pallone tentando di prenderlo; il bambino in questione, prevalendo sugli altri è riuscito a impossessarsene, e vedendo l’arrivo degli steward lo ha lanciato verso il nonno. A quel punto gli steward, nel rispetto di ogni norma in vigore in tutti gli stadi italiani e internazionali, si sono recati sul posto chiedendo ripetutamente la restituzione del pallone mentre il nonno lo nascondeva dentro il giubbotto inveendo nei confronti degli steward e minacciando atti di violenza se non gli avessero lasciati in pace. Quindi il nonno e il bambino si sono alzati per dirigersi verso l’uscita con il pallone sottobraccio, ma sono stati correttamente intercettati dal Capo Unità, accompagnata da un altro steward per insistere sulla restituzione: il nonno ha ripreso a inveire con minacce di morte e insulti sessisti. Il pallone è stato dunque recuperato direttamente dalle braccia del nonno senza alcun contatto con il bambino (anche questo, contrariamente da quanto riferito nella testimonianza del tifoso).

Qualsiasi ricostruzione tendenziosa o falsa che pretenda di minare l’onestà professionale e il lavoro dei nostri collaboratori sarà oggetto di valutazione legale”.

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Redazione PL