Palermo, scacco al mandamento Uditore-Passo di Rigano: 19 arresti e sequestro milionario
Colpo al mandamento Uditore-Passo di Rigano. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha coordinato una vasta operazione che ha portato all’arresto di 19 persone, di cui 17 in carcere e 2 ai domiciliari, accusate di associazione mafiosa, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni e altri reati connessi.
L’intervento, eseguito dalla Squadra Mobile e dalla S.I.S.C.O., ha riguardato i membri del mandamento mafioso Uditore-Passo di Rigano, con particolare attenzione agli esponenti apicali della consorteria criminale legata all’ala corleonese di Cosa Nostra.
Consolidare il potere mafioso nel settore edilizio
Le indagini hanno rivelato il tentativo di alcuni membri di consolidare il proprio potere all’interno dell’organizzazione, specialmente nel settore edilizio, con l’obiettivo di controllare le attività produttive nell’area di Palermo. Tra gli arrestati spicca il ritorno di un esponente mafioso storico che, dopo aver scontato un periodo di detenzione, ha cercato di riorganizzare la rete relazionale per rafforzare il proprio potere economico.
Incontri segreti e pressioni estorsive
Gli investigatori hanno documentato incontri segreti tra i membri del clan, anche in locali e fondi agricoli, finalizzati a discutere la gestione dell’associazione mafiosa e le sue dinamiche estorsive. Uno degli episodi di maggiore rilievo riguarda il controllo delle attività nel settore edilizio, con il clan che esercitava forti pressioni su imprenditori per garantire il proprio monopolio.
L’indagine ha portato anche alla scoperta di nuovi esponenti mafiosi, coinvolti in pratiche estorsive e in alcune iniziative imprenditoriali redditizie per il gruppo. Tra queste, emerge la società A.C. Milano, che gestiva la discoteca Notre Club, teatro di violenti episodi, inclusi l’omicidio di Celesia nel dicembre 2023.
Sequestrati beni per 10 milioni di euro
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati beni immobili, imprese e rapporti bancari riconducibili agli indagati per un valore stimato di circa 10 milioni di euro. L’operazione è stata supportata da equipaggi specializzati della Polizia di Stato, tra cui il reparto prevenzione crimine, le unità cinofile e il Gabinetto di Polizia Scientifica.