Palermo, centinaia di studenti in marcia per il clima: “Stop al caro bollette”
Gli studenti tornano a scagliarsi anche contro l’alternanza scuola lavoro, che ha registrato qualche giorno fa un’altra giovane vittima
Questa mattina in tutto il mondo si torna in piazza per lo sciopero globale per il clima. Anche a Palermo gli studenti hanno attraversato le strade del centro, da piazza Verdi a piazza Indipendenza, dove si trova la sede della Regione. La manifestazione è organizzata dal coordinamento Studenti Palermitani e dal collettivo di Ecologia Politica Palermo.
“Fine del mese e fine del mondo sono la stessa lotta”. Questo lo slogan degli studenti palermitani che sono scesi in piazza per manifestare anche contro l’alternanza scuola-lavoro, che ha registrato un’altra giovane vittima qualche giorno fa.
“Durante questa estate abbiamo avuto un duro assaggio della catastrofe climatica a cui stiamo andando incontro. Per quanto ognuno tenti di trovare la sua singolare soluzione al problema – dal ritorno al nucleare all’autoproduzione di gas – tutti sembrano essere d’accordo su un tema: è tempo per tutti di stringere la cinghia e fare sacrifici per riuscire ad arrivare alla fine del mese. E mentre i politici continuano con le loro false promesse prima delle elezioni e le multinazionali continuano a fare profitti, le nostre bollette arrivano alle stelle”. Così dichiara Nicoletta Sanfratello, rappresentante d’istituto dell’Umberto I.
“Oggi si scende in piazza anche per Giuliano, studente morto qualche giorno fa in alternanza scuola-lavoro – continua Giorgio Caruso, rappresentante del liceo scientifico Einstein -. I responsabili che hanno provocato la morte di Giuliano, e degli altri studenti prima di lui, sono gli stessi che perpetrano il tipo di società e di lavoro che ci stanno portando verso il collasso eco-climatico. Va estirpato questo sistema di valori marcio, dalle sue fondamenta, a partire dai luoghi in cui si formano i giovani. Oggi scendiamo in piazza per questo, per altro, per tutto”.
Studenti palermitani pronti allo sciopero: “Vostri i profitti. Nostri i morti”