Palermo, sequestro di beni a tre arrestati per traffico di droga: anche un panificio
A disarticolare l’organizzazione criminale è stata l’operazione “Black Smith”. La droga dalla Campania veniva poi distribuita lungo l’asse Palermo – Trapani
L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Anticrimine della Questura di Palermo ha dato esecuzione al provvedimento del Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione che colpisce Di Maggio Paolo (classe 1984), Dragotto Paolo (classe 1960) e Spartico Michele (classe 1992).
Su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Palermo e del Questore di Palermo, si dispone il sequestro di una società, sita a Palermo in via Brunelleschi, attiva nel settore della panificazione. Sequestrati anche due beni immobili, tre motocicli, due autovetture, otto conti correnti bancari e un libretto di risparmio. Il tutto per un valore complessivo stimato di circa 1.000.000 di euro.
Palermo, le indagini
La pericolosità sociale dei soggetti è stata delineata dalle attività di indagine svolte dalla Squadra Mobile di Palermo, coordinata dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo. Il tutto nell’ambito dell’operazione denominata “Black Smith”, confluita nell’ ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Palermo in data 21.05.2019.
L’operazione ha disarticolato un’organizzazione criminale, attiva tra il 2016 e il 2019, finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti del tipo hashish e cocaina. Importata dalla Campania, la droga si distribuiva lungo l’asse Palermo – Trapani.
I ruoli
In particolare, nell’ordinanza sono state delineate le posizioni apicali rivestite da Di Maggio e Dragotto. Delineata anche la figura di Spartico; quale soggetto pienamente coinvolto nelle attività illecite dell’organizzazione, nonché di una persona fidata e incensurata a cui intestare attività commerciali frutto del reinvestimento dei capitali provento dell’attività illecita.
“Spartico si è distinto – si legge in una nota della polizia – , infatti, sia per aver curato l’organizzazione di alcuni importanti incontri finalizzati all’acquisto delle sostanze stupefacenti con gli emissari campani, sia per essersi intestato formalmente la proprietà della suddetta ditta individuale oggetto di sequestro, di fatto gestita da Dragotto e Di Maggio”.
Per tali fatti è stata emessa nei loro confronti la sentenza di condanna del G.U.P. del Tribunale di Palermo del 08. 03. 2021: per Dragotto 20 anni di reclusione, 18 anni per Di Maggio e 7 per Spartico. L’Ufficio Misure di Prevenzione Patrimoniali della locale Divisione Anticrimine ha inoltre condotto indagini patrimoniali nei confronti dei tre e dei relativi nuclei familiari. Accertata una sproporzione tra gli acquisti effettuati e i redditi percepiti, a conferma dell’utilizzo di risorse finanziarie di natura illecita in attività formalmente lecite.