Palermo, si avvicina il restyling della piscina comunale: il progetto di un nuovo impianto a Borgo Nuovo

Le parole dell’assessore Sabrina Figuccia

Terrasini

La piscina comunale di Palermo, reduce dall’ennesimo guasto ad una delle sue vasche, ha riaperto le porte ad atleti e frequentatori che sperano di non trovarsi nuovamente alle prese con qualche criticità nel giro di pochi giorni. L’impianto di viale del Fante li ha infatti abituati a sorprese sgradite all’ordine del giorno, tanto che l’assessore allo Sport, Turismo e Politiche giovanili Sabrina Figuccia lo ha più volte definito un “malato cronico”. Gli interventi che vengono via via eseguiti altro non sono che un rattoppo in attesa della massiccia riqualificazione che dovrebbe avere inizio nel mese di giugno.

I lavori all’impianto di viale del Fante

Come il parco del Giardino Inglese, infatti, anche la piscina comunale di Palermo si appresta ad una lunga chiusura: un cantiere di un anno circa, al termine del quale l’impianto dovrebbe essere come nuovo. “Si tratta di un’opera di ristrutturazione totale – spiega a Palermo Live l’assessore Figuccia -. Lavori importanti sia da un punto di vista strutturale che per l’impiantistica; alla fine avremo due piscine nuove di zecca”.

A giugno partiranno i lavori previsti dal PNRR con uno stanziamento di 11 milioni di euro, cui si affiancano 1, 35 milioni di fondi regionali. Il tutto al fine di mettere un punto definitivo alla lunga catena di criticità che si susseguono all’interno dell’impianto palermitano. 

La piscina a Borgo Nuovo

In cantiere c’è anche un altro progetto, ossia quello di un ulteriore impianto di cui si potrà usufruire nel periodo della chiusura per i lavori ma non solo. La realizzazione sarà a carico della Regione: la finanziaria aveva del resto stanziato un milione e mezzo di euro per la realizzazione di una piscina comunale a Borgo Nuovo ed è proprio quello il sito individuato per una stabile collocazione dell’impianto.

Si raggiungerebbe così anche un altro scopo: riqualificare l’area di largo Gibilmanna, vandalizzata e in condizioni di degrado. “Si tratterà di una vasca sovraelevata, con montaggio e assemblaggio, non sarà necessario uno scavo”, spiega l’assessore aggiungendo che gli studi di fattibilità sono in corso d’opera. 

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