VIDEO| Terna “lascia” la Sicilia, lavoratori chiedono aiuto ad Orlando
Si è tenuta intorno alle 15.00, presso la Sala Gialla di Palazzo delle Aquile, la conferenza stampa relativa alla riorganizzazione di Terna, la società che si occupa della trasmissione e del dispacciamento dell’energia elettrica sulla linea ad altissima ed alta tensione in tutto il territorio nazionale. L’azienda ha, infatti, previsto l’accorpamento della sede regionale presente a Palermo con il dipartimento Centro. Ciò unirà questa unità a quelle di Abruzzo, Molise e Lazio, trasferendo le figure apicali in altre regione. Presenti il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, l’assessore al Lavoro Giovanna Marano e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
LA RIORGANIZZAZIONE DI TERNA LASCIA FUORI LA SICILIA
Una riorganizzazione, quella dell’azienda a struttura pubblica, che prevede la formazione di quattro dipartimenti al Nord, uno al centro e soltanto uno al Sud. Una conformazione che lascia le Isole Maggiori, e quindi anche la Sicilia, fuori dal progetto. Scelta che i sindacati definiscono “discutibile, vista anche la mole di investimenti prevista per i prossimi anni, tra cui quelli sul territorio ragusano”. Si parla infatti di un gettito da 1,8-2 miliardi di euro, pari al 20% dell’intero investimento nazionale, in un territorio nel quale, negli scorsi anni, sono stati prodotti 16 impianti eolici, 18 fotovoltaici e diverse stazioni FS, e nel quale sono previsti importanti progetti di efficientamento energetico che provecheranno un aumento dell’incidenza delle energie rinnovabile del 200%, anche in virtù delle opere di collegamento che vedono coinvolta la Sicilia.
“C’è un disimpegno dei grandi gruppi, della centralità della città di Palermo rispetto alle direttrici nazionali. Ciò rischia di rilegare Palermo in un ruolo subalterno” – sottolineano i sindacati durante l’intervento in Sala Gialla. Una scelta che i sindacati e i lavoratori definiscono “inefficace, inefficiente e poco produttiva”. Durante la conferenza stampa è stato citata anche la scelta di Enel, che ha deciso di tornare indietro rispetto alla delocalizzazione scelta in precedenza. Una situazione che potrebbe rappresentare “un’opportunità persa per tanti giovani siciliani che, usciti dai propri percorsi di studi, non troveranno lavoro nell’Isola. Gli ingegneri vengono assunti, ma solo nelle sedi settentrionali”. Soggetti principali transizione energetica, opportunità di connessione di tutte le fonti rinnovabili (incremento previsto del 200%). 9 miliardi di euro a livello nazionale, di cui il 20% sarà speso in Sicilia per opere funzionali sia all’Isola che fare da hub del Mediterraneo.
ORLANDO: “CHIEDERO’ INCONTRO ALL’AD DONNARUMMA”
A margine dell’incontro avvenuto con i sindacati, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando si è espresso sulla vicenda Terna. “Credo che il quadro si chiaro. C’è un rapporto virtuoso-vizioso Palermo-Sicilia e viceversa. Questo è il caso di un rapporto di contaminazione negativa. Siamo in presenza di un intervento che sta dentro il PNRR, ovvero sulla transizione degli investimenti sulla transizione energetica. Ho già detto che è una battaglia di retroguardia limitarsi a chiedere il 34% di investimenti, senza chiedere chi e come li fa, perchè rischi di perder quell’effetto indotto sul territorio”.
“Così finirai per dare soltanto l’opera senza formare classe dirigente. Siamo di fronte ad un investimento da 1,8-2 miliardi di euro. Io credo che, facendo seguito a quest’incontro, manderò una nota a Stefano Donnarumma, AD di Terna, chiedendo un incontro sull’autonomia di Terna. Questa assegnazione a Roma è una mortificazione del Mezzogiorno. La Sicilia come periferia di Roma e la Sardegna come periferia del Piemonte. Il messaggio che si rischia di dare è che qui si fanno soltanto le opere, tralasciando la preparazione e le professionalità. Noi su questa cosa insistiamo e speriamo in una sponda nazionale dallo stesso AD Donnarumma”.
MARANO: “RICLASSIFICAZIONE DI TERNA INACCETTABILE IN MOMENTO DI RIPARTENZA”
“In un fase di ripartenza come questa, penso sia inaccetabile una riclassificaizone sul territorio siciliano del genere”. A dichiararlo è l’assessore al Lavoro del Comune di Palermo Giovanna Marano. “Non è possibile una simile assimetria. A fronte di un numero di investimenti così importante, il principale regolatore pensa di riclassificare una Regione così importante e che ha garantito un’altra parte del paese. Altre volte abbiamo visto grandi gruppi riclassificare o depauperare la Sicilia. Ma erano momenti di crisi. Ma questo è un momento di rilancio, quindi è incomprensibile una simile scelta. Penso che ci siano argomenti di slancio per il futuro. Terna fa parte di quei soggetti che, anche in virtù dell’impatto occupazionale, può dare un grande contributo. Serve un saldo diverso per il futuro dei nostri giovani nell’Isola”.