“Silvana Saguto e il marito stanno male, sono malati. Non possono restare in carcere”. Così il legale dell’ex giudice, arrestata ieri sera mentre si trovava in una clinica a Palermo in cui era ricoverata da settimane.
Per l’avvocato Ninni Reina, l’arresto è profondamente ingiusto considerate le condizioni di salute della sua assistita e del marito, Lorenzo Caramma. Secondo i legali, i sanitari della clinica non ritenevano che la Saguto potesse essere dimessa.
L’istanza è stata depositata al magistrato di sorveglianza del Tribunale, chiedendo di subordinare l’ex giudice agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato firmato dalla Procura Generale di Caltanissetta.
La Saguto, secondo il provvedimento firmato dalla Procura generale di Caltanissera, deve attualmente scontare 7 anni e 10 mesi di reclusione. Per il restante anno e mezzo deciso dalla Corte d’appello di Palermo ci sarò un nuovo processo.
In arresto anche il docente universitario Carmelo Provenzano e l’ex re degli amministratori giudiziari di Palermo, l’avvocato Gaetano Cappellano Seminara. Quest’ultimo si è costituito nel carcere di Bollate, a Milano.