Domenica pomeriggio il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha partecipato all’evento dal titolo “Il tempo che verrà tra memoria e futuro”, dal Centro Studi Paolo e Rita Borsellino. Uno dei tanti appuntamenti nell’ambito della commemorazione della strage di via D’Amelio di cui oggi ricorre il ventinovesimo anniversario.
“Ricordare la strage di via D’Amelio per il bisogno di verità e giustizia dopo tanti e insopportabili depistaggi. Occasione per fare appello alla legalità dei diritti, alla centralità della persona umana e all’impegno della società civile”.
Diversi gli appuntamenti a Palermo. Questa mattina in via D’Amelio avverrà la premiazione del concorso nazionale “Quel fresco profumo di libertà”; durante l’evento interverranno la sottosegretaria all’Istruzione Barbara Floridia con il presidente della società italiana di pedagogia Massimiliano Fiorucci. Anche il movimento delle Agende Rosse partecipa ogni anno con una serie di appuntamenti.
Alle 16.58 si terrà il consueto minuto di silenzio mentre alle 17.45 l’incontro dal titolo “Sistemi criminali e depistaggi“ con i magistrati Sebastiano Ardita, Roberto Scarpinato, Giovanni Spinosa e l’avvocato Fabio Repici. Per quest’occasione il sindaco della città Leoluca Orlando ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria della città agli uomini e le donne della Polizia di Stato. Il riconoscimento sarà consegnato dal primo cittadino stesso al capo della Polizia Lamberto Giannini; la cerimonia si terrà nell’aula dedicata a Domenico Corona, all’interno della caserma Lungaro.
Infine per il venticinquesimo anno consecutivo si svolgerà alla 20 questa sera la tradizionale fiaccolata in memoria delle vittime della strage di via D’Amelio, nel 29° anniversario. La fiaccolata è organizzata dal “Forum 19 Luglio”, cartello che raggruppa trasversalmente associazioni, movimenti ed istituzioni, e “Comunità ’92”. Nel corso della serata, sarà trasmesso l’audio inedito di Borsellino, ritrovato negli archivi dell’Isspe; sarà diffuso dal Centro Studi “Dino Grammatico”, di un convegno tenutosi nel gennaio 1989 nel quale il magistrato parla di lotta alla mafia.