Palermo – Spezia, le pagelle: Baniya quasi perfetto, Verre elegante, Diakité confusionario

Il Palermo di Dionisi reagisce alla settimana di fuoco vissuta dopo il deludente pari interno con la Samp e stende lo Spezia per 2-0. Al Barbera decide la rete dell’ottimo Baniya e l’autorete di Wisniewski. Di seguito le pagelle con i migliori e i peggiori rosanero in campo oggi:

PALERMO: Desplanches 6; Diakité 5, Baniya 7,5, Nikolaou 5,5, Ceccaroni 6,5; Segre (C) 6,5, Ranocchia 6,5 (dall’87 Gomes s.v.), Verre 7 (dal 61′ Vasic 6); Insigne 6 (dal 72′ Di Mariano 6), Henry 5,5 (dal 46′ Le Douaron 6), Di Francesco 6,5 (dal 61′ Lund 6). ALL.: Dionisi

SPEZIA: Gori 7; Wisniewski 4, Hristov (C) 5, Mateju 4,5 (dal 61′ Bandinelli 5); Elia 5, Nagy 6 (dal 71′ Candelari 6), S. Esposito 6,5, Cassata 5 (dal 62′ Reca 5), Vignali s.v. (dal 26′ Bertola 5); Soleri 6 (dal 71′ Di Serio 4), P. Esposito 6,5. ALL.: D’Angelo.


I MIGLIORI DEL PALERMO

Verre: Molto positivo sia in fase di costruzione che di rifinitura della manovra. È in ottima forma, corre e si sacrifica gestendo molti palloni con intelligenza ed eleganza. Stupendo il filtrante di prima che nel primo tempo lancia Di Francesco a tu per tu con l’ottimo Gori. Con un po’ di fortuna (o di cattiveria?) sarebbe potuto anche arrivare anche il gol, ma la sua prestazione resta più che positiva.

Baniya: Rispetto al compagno di reparto Nikoloau, si muove con più precisione e con maggiore efficacia sopratutto negli anticipi. Il gol di testa, che apre le marcature e spiana la strada verso il successo dei rosanero, appare il giusto riconoscimento per un periodo di graduale crescita personale. Bene sui calci piazzati, un po’ meno nella gestione dei palloni nei momenti di maggiore pressione degli attaccanti avversari.

I PEGGIORI DEL PALERMO

Diakité: Fuori fase, nervoso e polemico (spesso inutilmente) con l’arbitro. Non gli possiamo rimproverare certamente l’assenza di spirito di sacrificio, ma la corsa fine a se stessa non serve. Anzi, rischia talvolta di lasciare scoperta l’intera fascia a vantaggio degli esterni avversari. Serve maggiore concentrazione e più senso della posizione.

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