Palermo, riparte la stagione concertistica di “MusicaMente”

Il primo concerto in programma, “Zyriab”, si terrà il 22 settembre alle 20:45 nella Chiesa di Santa Maria di Valverde

"Arianna Art Ensemble" nell'undicesima stagione di "MusicaMente"

Sei appuntamenti a cura dell’associazione “MusicaMente”, in programma nella Chiesa di Santa Maria di Valverde e all’Oratorio di Santa Cita. 
A Palermo, tra le vie Squarcialupo e Valverde, dopo la pausa estiva, riparte l’undicesima stagione concertistica serale. 
Tutti gli eventi si terranno alle 20:45: si parte con il concerto intitolato “Zyriab”, giovedì 22 settembre. 

INFLUENZE ARABE NELLA CULTURA OCCIDENTALE 

Musiche che esplorano le contaminazioni tra l’Oriente ed Europa, anche nell’ambito dell’evoluzione letteraria. 
Il primo appuntamento, nella Chiesa di Santa Maria di Valverde, è dedicato a questo tema, che sarà declinato dall’ensemble strumentale e vocale Antonio Il Verso
Ne fanno parte le voci di Picci Ferrari e Fabio Midolo, l’arpa antica di Ginevra Gilli, le percussioni di Giuseppe Valguarnera e Silvio Natoli all’oud, alla viella e alla viola da gamba. 

Ensamble “Antonio Il Verso”

“Zyriab” approfondirà l’influenza che la cultura araba ha esercitato nei testi e nella musica occidentali, a partire dal nono secolo. 
Ovvero dal momento in cui il musico, originario della Mesopotamia, contribuì a diffondere in Spagna il liuto e le tecniche di canto. 
Le prime evidenze di contaminazione si rintracciano nel corpus delle “Cántigas de Santa Maria”, raccolte da Alfonso el Sabio – Alfonso il Saggio –  nel tredicesimo secolo.
Successivamente, la diaspora sefardita, che vide gli ebrei di Spagna accolti nelle terre dell’Impero Ottomano, determinò un’ulteriore contaminazione con i ritmi e lo strumentario orientale.
Nella realizzazione dei brani in programma, gli strumenti dell’area araba o turca si affiancano a quelli più tipici della musica europea, integrando allo stesso tempo strutture ritmiche e abbellimenti dell’area araba e orientale.

“FROTTOLE” E “VILLANESCHE”

Venerdì 7 ottobre, all’Oratorio di Santa Cita, si terrà il concerto dal titolo “La musica leggera rinascimentale da Nord a Sud d’Italia”.
A esibirsi, l’ensemble vocale Ring Around, quartetto di voci composto dal soprano Vera Marenco, dal contralto Manuela Litro, dal tenore Umberto Bartolini e dal baritono Alberto Longhi
“Frottole” e “villanesche” rappresentano la produzione vocale leggera cinquecentesca, rispettivamente fiorita nel Nord e nel Sud Italia, all’incirca negli stessi anni.
Il programma presenta una scelta tra i più begli esempi di entrambe, frutto di un lavoro di ricerca sulle fonti originali.
Ovvero, gli undici libri di “frottole” editi da Ottaviano Petrucci e le diverse raccolte di “villanesche” pervenute. 
Composizioni umoristiche, frizzanti e ironiche si alternano ad altre di carattere più lirico e raffinato.
Marchetto Cara e Bartolomeo Tromboncino, oltre che autori meno noti e anonimi, erano tra i più conosciuti ed eseguiti autori di “frottole” nelle corti rinascimentali italiane.
Nello stesso periodo, la forma “per villani” nasce nella ricca e aperta cultura della Napoli rinascimentale, emigra a Roma e Venezia per ragioni editoriali e acquisisce tratti che la trasformeranno nella “villanella’ nazionale”.
Si tratta di una delle forme di soggetto profano più utilizzate in Europa.
“Anema e core” napoletani spiccano in una raffinata antologia di piccoli capolavori, dai contenuti amorosi e piccanti.

ARIANNA ART ENSEMBLE PROTAGONISTA 

Lunedì 17 ottobre, all’Oratorio di Santa Cita, invece, è in programma il concerto dell’Arianna Art Ensemble, composto da sette musicisti.
Precisamente, Alessandro Nasello al fagotto barocco e al flauto, Sara Bagnati al violino, Giorgio Chinnici alla viola d’amore e alla viola, Gioacchino Comparetto all’oboe d’amore e all’oboe, Marco Lo Cicero alla viola da gamba e al violone, Viviana Caiolo al violoncello e Cinzia Guarino al clavicembalo.
Il concerto vedrà protagonisti  strumenti che raramente si ha occasione di ascoltare e ammirare: la viola d’amore, l’oboe d’amore, la viola da gamba e il fagotto barocco.
Sette musicisti e undici strumenti per un programma vario e virtuoso che incorona il compositore e organista tedesco Georg Philipp Telemann come principe della serata.

L’ INCONTRO TRA MONDI MUSICALI LONTANI 

Il 27 ottobre, all’Oratorio di Santa Cita, protagonista l’ensemble Orfeo Futuro, con un concerto intitolato “Amada Esquina”, realizzato in occasione della “Giornata del Rispetto della Diversità Culturale”, che si festeggia in Argentina il 12 ottobre.
Ci sono angoli della musica che più di altri conservano la memoria della frontiera, del punto di passaggio in cui si sono generate, dell’incontro tra mondi musicali lontani.
Per esempio, dalla polifonia del cosiddetto “Siglo de Oro” – periodo di massimo splendore artistico, politico-militare, e letterario della Spagna, tra il 1492 e il 1681 – fino alla canzone d’autore latinoamericana.
Il filo sottile che lega i mondi musicali non ha a che fare con la storia dello stile, ma con l’antropologia della lontananza e la lingua del ricordo.
“Amada Esquina” è un programma che cerca un preciso filo di canto, il tratto comune della poesia per musica che possa ricomporre le fratture dello stile.
L’ensemble annovera il controtenore Maximiliano Baños, il tenore di viola Luciana Elizondo, Rosita Ippolito e Gioacchino De Padova, entrambi basso di viola

GLI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE 

La stagione si concluderà con due appuntamenti all’Oratorio di Santa Cita.
Precisamente, il 5 novembre, con il ritorno attesissimo del violinista Enrico Onofri, premiato con il “Diapason d’oro”. 
Da poco nominato direttore della Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma, sarà lui a dirigere l’Arianna Art Ensemble.
Il programma vede protagoniste le opere di Giovanni Battista Sammartini, Antonio Sacchini, Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Joseph Haydn
In scena, il solista Alessandro Nasello che eseguirà il concerto di Wolfgang Amadeus Mozart per fagotto e orchestra. 
Il 22 novembre, “MusicaMente” saluterà il pubblico con il concerto del clavicembalista e direttore d’orchestra palermitano Ignazio Maria Schifani. 
“San Casimiro re di Polonia”, questo il titolo, sarà interpretato dalle voci di Adriana Di Paola, Anastasia Terranova, Martina Licari, Debora Troia, Luca Dordolo, insieme all’Arianna Art Ensemble.
L’evento vede la collaborazione dell’Istituto di Cultura Polacco, dell'”Associazione Musicale Etnea” di Catania e del Festival “Magie Barocche” di Noto. 

LA CAMPAGNA ABBONAMENTI 

In occasione dell’undicesima stagione concertistica, l’associazione “MusicaMente” di Palermo ripropone le formule di abbonamento, tre in tutto. 
Nello specifico, si tratta di un abbonamento per l’intera stagione concertistica e di altre due modalità che prevedono rispettivamente i concerti da marzo a luglio e da settembre a novembre. 
Per quanto concerne i biglietti singoli, così come gli stessi abbonamenti, è possibile acquistarli tramite una prenotazione online su www.diyticket.it oppure allo 060406, inviando un messaggio tramite whatsapp. 
Il pagamento potrà avvenire in tutti i punti Sisal Pay, oppure online con carta prepagata o di credito. 
Da quest’anno, inoltre, è attiva la convenzione con la Carta del Docente e 18 App
Chi volesse ricevere informazioni, può inviare una mail a assmusicamente@gmail.com oppure rivolgersi allo 060406 o ancora allo +39 379 183 2485.