Palermo, studentessa erasmus derubata e ricattata: denunciato 26enne tunisino

furto

La Polizia di Stato, segnatamente personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso pubblico, ha denunciato, per il reato di ricettazione R.Y., 26enne cittadino tunisino.

Qualche giorno fa, in area “movida” ed in orario da“movida”, una giovane studentessa spagnola, nel capoluogopalermitano per aderire al programma Erasmus, nell’arco di poche ore, è stata dapprima vittima dello scippo del suo cellulare e poco dopo destinataria di una proposta di riscattodel telefonino dietro il pagamento di una cospicua somma, pratica illegale e tristemente conosciuta con il nome di “cavallo di ritorno”.

La studentessa che aveva subito lo scippo all’altezza di piazza Pretoria, a distanza di poco tempo, sarebbe stata avvicinata da altro individuo che le avrebbe prospettato l’illecito scambio.

A tale proposta avrebbe accondisceso, fissando un incontro. 

Presentatasi all’appuntamento, poco prima di concretizzare lo scambio, avrebbe temporeggiato fingendo di contattare un congiunto ma chiamando in realtà la sala operativa della Polizia di Stato per sollecitarne l’intervento.

L’operatore radio della Polizia di Stato non ha abbandonato il contatto con la ragazza ed ha guidato sul luogo una delle tante pattuglie dispiegate, per altro a breve distanza, lungo l’itinerario interessato dai servizi del protocollo  “Alto Impatto”, in chiave antimalamovida.

Nel giro di pochi secondi dalla chiamata effettuata, quando lo straniero con il cellulare in mano ha visto avvicinarsi la pattuglia di polizia, ha capito di essere nei guai ed ha tentato una improbabile fuga ma è stato facilmente raggiunto.

I poliziotti hanno appreso dalla ragazza ciò che le era occorso e come aveva affrontato la disavventura con coraggio e presenza di spirito. Hanno verificato che il cellulare fosse il suo e glielo hanno restituito.

Il giovane straniero è stato denunciato 

Indagini sono in corso per individuare l’autore dello scippo

Giova precisare che la responsabilità penale della condotta elencata sarà definita solo dopo l’emissione di una, eventuale, sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.