Il Pubblico ministero ha chiesto la condanna di tre imputati coinvolti nel processo – col rito abbreviato – per il presunto giro di tangenti al cimitero dei Rotoli di Palermo.
Secondo l’accusa, nel cimitero palermitano sarebbero state pagate delle mazzette per accelerare le tumulazioni, aggirando così le infinite liste per avere una degna sepoltura. Si tratterebbe di tangenti dal valore di 800 euro l’una, sottraendo i congiunti dei defunti al caos delle migliaia di bare accatastate nei depositi.
La Procura ha chiesto 5 anni e 6 mesi per Cosimo De Roberto, ex direttore della struttura; 4 anni per l’impresario funebre Nunzio Trinca e 2 per Rosolino Lo Cicero, fioraio, figlio di uno dei componenti del clan dell’Arenella.
Il sostituto titolare dell’indagine ha chiesto anche tre assoluzioni: riguardano un impiegato comunale che lavorava ai Rotoli, Rodolfo Zanardi, il seppellitore Andrea Senapa e il titolare dell’agenzia funebre San Michele, Natale Roberto Catalano.