Palermo, momenti di tensione in una discoteca: ragazzi pretendono di entrare con il locale pieno, intervengono i Carabinieri

Rissa sfiorata davanti una discoteca. Il secondo episodio a distanza di una settimana

omicidio

Nella notte tra venerdì e sabato a Palermo alcuni ragazzi pretendevano di entrare nella discoteca Fabric Rise Up in via Ugo La Malfa. L’ingresso gli è stato negato in quanto nel locale si era raggiunto il numero massimo di persone consentito dalle limitazioni anti Covid. I giovani, una quarantina circa, non hanno voluto sentire ragioni e insistevano per entrare.

Urla e momenti di tensioni con i buttafuori, fino a quando il gestore della discoteca ha chiamato i Carabinieri che sono intervenuti sul posto per riportare la calma. “Eravamo già al completo avevo detto di no ad alcune coppie di giovani che volevano entrare che hanno compreso la situazione e sono andati via – dice Salvo Amenta, gestore del locale –. Questi ragazzini non volevano sentire ragione e volevano entrate lo stesso cercando anche di scavalcare utilizzando un cancello secondario dove ci sono le telecamere. Devo ringraziare l’intervento dei carabinieri che hanno compreso immediatamente la situazione, riportando la calma e la serenità bloccando anche quanti cercavano di scavalcare. Siamo rimasti 20 mesi chiusi. Chi fa questo mestiere da anni come me non mette a repentaglio la possibilità di continuare a lavorare. Io ho una capienza ridotta e mi attengo ai numeri che sono imposti dalla legge”.

Episodio analogo con rissa una settimana fa

Appena una settimana fa nella discoteca Payone di via Nebrodi un gruppo di giovani è andato in escandescenza perché rimasto fuori da una festa privata, organizzata dal locale. Essendo infatti la sala già piena, il gestore e i buttafuori hanno vietato loro l’ingresso in linea con la normativa anticovid.

Un diniego a cui i giovani hanno reagito in maniera accesa, inveendo e scagliandosi contro i buttafuori. La situazione ha richiesto l’allerta delle forze dell’ordine; guardia di finanza, carabinieri e polizia si sono recati sul posto, ma i giovani hanno continuato a inveire anche nei loro confronti. La calma si è ristabilita solo intorno all’una e trenta, ma fino ad allora via dei Nebrodi è stata chiusa.