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A Palermo la terza tappa del progetto educativo “genitori in Blue Jeans”

Oggi, 26 maggio 2022, a Palermo ha avuto luogo la terza tappa del nuovo progetto educativo “Genitori in Blue Jeans” di Fondazione Carolina e TikTok, pensato per supportare educatori e famiglie italiane e accompagnare gli adolescenti nel loro percorso online in modo sicuro e consapevole.

La collaborazione tra TikTok e Fondazione Carolina aspira a stimolare una vera e propria cordata, capace di coinvolgere tutti gli interlocutori interessati e accomunata dalla stessa corresponsabilità e reciprocità educativa richiamata dalla legge a prevenzione e contrasto del cyberbullismo, ispirata e dedicata proprio a Carolina Picchio. Un’intesa che poggia sulla concretezza, come conferma la speciale Guida ideata per l’occasione, scaricabile dal sito della Onlus nella sezione dei materiali educativi realizzati da Fondazione Carolina.

Un cambio di passo che segna l’azione di Fondazione Carolina, dedicata a Carolina Picchio, prima vittima riconosciuta di cyberbullismo. “Il benessere dei nostri figli passa necessariamente dalla qualità della loro esperienza digitale – spiega il Segretario generale della Onlus, Ivano Zoppi – che dipende non solo dalle loro scelte, ma soprattutto dai genitori e da tutti gli adulti con un ruolo educativo, in termini di ascolto, esempio e presenza”.

ZOPPI: “CERCHIAMO DI COINVOLGERE IN UNA NUOVA SFIDA EDUCATIVA”

“Le nostre statistiche – continua Ivano Zoppi – attestano 3 ragazzi su 4 coinvolti, direttamente o meno, in episodi legati all’utilizzo scorretto o inconsapevole del web”. Una tendenza che, negli ultimi due anni condizionati dalla pandemia, conferma quanto il rapporto dei minori con le nuove tecnologie sia molto più che sbilanciato. “Dopo Venezia e Assisi, organizzare Genitori in Blue Jeans a Palermo ribadisce l’importanza dei territori e delle comunità per la costruzione di una cultura comune votata al benessere digitale delle nuove generazioni. Incontrare sul posto genitori, educatori, insegnati e allenatori risponde alla necessità di coinvolgere il mondo adulto in una sfida educativa ancora poco percepita; perché in internet e i social sono un luogo pieno di bellezza, come le meravigliose città che siamo toccando in questo progetto itinerante”.

“Una bellezza che va preservata e protetta come ogni ambiente, incluso quello digitale. Attraverso l’ascolto e la partecipazione, anche da parte delle istituzioni, possiamo costruire le risposte, i percorsi, i modelli e gli strumenti per uscire da quell’impasse emotivo in cui molti dei nostri figli sembrano aver smarrito la spensieratezza e l’entusiasmo tipici della loro età”, osserva Zoppi. Per questo si rende necessario un nuovo presidio educativo, “certamente applicato alla dimensione digitale, ma che passa necessariamente da un nuovo principio di cittadinanza; dalla scuola alle associazioni sportive, dagli oratori ai campi estivi”, aggiunge il referente di Fondazione Carolina.

“La sicurezza della community di TikTok, in particolare quella degli utenti più giovani, è da sempre la nostra priorità assoluta”. Commenta Giacomo Lev Mannheimer, Head of Government Affairs and Public Policy Sud Europa di TikTok. “Il coinvolgimento di genitori e educatori è fondamentale per raggiungere questo obiettivo e siamo orgogliosi di poterli supportare lavorando al fianco di Fondazione Carolina. Gli adolescenti hanno bisogno di essere ascoltati. Proprio per questo il nostro approccio cerca di promuovere un dialogo sulla sicurezza online. Il tutto attraverso il linguaggio dei giovani per contribuire alla costruzione di un clima di fiducia e apertura all’interno delle famiglie e del contesto educativo”.

LE PAROLE DEL PAPA’ DI CAROLINA

“In questi anni, come Presidente onorario di Fondazione Carolina, ho avuto modo di rispondere a diversi inviti ricevuti dalle scuole e dalle istituzioni siciliane”. Ricorda il Paolo Picchio, il papà di Carolina. “Questo territorio, in termini di umanità, ha una ricchezza paragonabile a quella culturale e paesaggistica. Dopo un lungo periodo di restrizioni, sarà un piacere tornare a confrontarci. Il tutto dando la possibilità di approfondire le tematiche della sicurezza in Rete direttamente con i protagonisti. I genitori vanno certamente sensibilizzati, ma la responsabilità di una navigazione corretta e positiva riguarda tutti… Dal Governo al singolo cittadino, perché ormai viviamo tutti in una sola grande community.

Dopo Venezia, Assisi e Palermo, il progetto proseguirà nelle altre sei città coinvolte e dislocate su tutto il territorio italiano per un vero e proprio tour di democrazia digitale.

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Published by
Francesca Catalano