Palermo, torna libero in strada l’assassino del cane Aron: “È vergognoso”
Sigaretta in bocca, appoggiato alla porta di un bar. Così viene fotografato l’uomo accusato di aver legato e ucciso Aron, il cucciolo di pitbull, in Piazza Croci a Palermo.
Enrico Rizzi: “Questo vi sembra un Paese normale?”
A pubblicare la foto sui suoi profili social è Enrico Rizzi, attivista per i diritti degli animali. “Ricordate cosa dissi qualche settimana fa? L’assassino del povero Aron lo potete incontrare tranquillo in un bar a rilassarsi, come se nulla avesse mai fatto, perché lo Stato glielo consente. Detto, fatto. In un bar a Palermo mentre fuma serenamente una sigaretta. Questo vi sembra un Paese normale?”.
Tanti i commenti di indignazione sotto al post: “È uno schifo, è vergognoso… non abbiamo leggi e fanno tutto quello che gli pare”, “La gente gli parla come se nulla fosse?”, “Come rispondono le Istituzioni davanti a un soggetto socialmente pericoloso?”.
Secondo le ultime indiscrezioni, l’uomo si trovava ricoverato presso una struttura psichiatrica della città. Questo, almeno, fino a qualche giorno fa.
“L’ho bruciato perché era posseduto”
“Il cane puntava i bambini, era posseduto!”, sono queste le motivazioni fornite agli inquirenti dall’uomo che ha tentato di uccidere il proprio cane dandogli fuoco. Secondo lui, il cane “aveva il diavolo in corpo” e in più occasioni avrebbe messo paura ai bambini.
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