Il pubblico di Palermo si prepara ad un’altra serata al cardiopalma. Sono passati solamente tre giorni dalla notte magica di Palermo-Sampdoria, match che ha visto trionfare la squadra rosanero ben oltre quello che il risultato di 2-0 racconta. Davanti ad una tifoseria accorsa numerosa, e “rumorosa” come non mai, gli uomini di Mignani contro i liguri hanno sfoderato una delle migliori prestazioni del campionato, scongiurando i timori della vigilia e dando a tutti la sensazione che, quello vissuto nel corso della seconda metà del girone di ritorno, sia solo stato un brutto incubo dal quale (forse) ci si è risvegliati definitivamente nel momento più opportuno.
La conferma il Palermo dovrà però darla questa sera difronte ad un avversario ancora più impegnativo: quel Venezia capace di sfiorare la promozione diretta, mancata per un soffio solo all’ultima giornata a vantaggio del Como. Se vogliamo questo, insieme al fattore campo, potrebbe rappresentare l’unico vantaggio per i rosanero. Vanoli assicura che la sua squadra in settimana ha saputo metabolizzare la delusione trasformandola in rabbia; a Palermo ci si augura con tutto il cuore che il tecnico veneto abbia preso un abbaglio.
Certo, i numeri della formazione lagunare fanno paura: terzo posto in campionato ottenuto grazie ai 70 punti realizzati (14 in più del Palermo). Ventuno vittorie conquistate, sette pareggi e dieci sconfitte. Miglior attacco del torneo: 69 le reti messe a segno (di cui ben 22 dal capocannoniere della B Pohjanpalo n.d.r.). Come se tutto ciò non bastasse, a rendere l’impresa ancora più ardua, per il Palermo l’obbligo di dover vincere almeno una delle due gare per poter avere accesso all’ambitissima finale playoff, al termine della quale verrà svelata poi l’ultima formazione promossa in Serie A.
Staffetta in difesa nella rosa di Mignani: rientra dopo aver scontato il turno di squalifica il centrale rumeno Nedelcearu. Si ferma, al contrario, Pietro Ceccaroni, infortunatosi al 20° del primo tempo nel match giocato contro la Samp. Per lui sarebbe stato un confronto da ex, avendo giocato con la maglia dei veneti per quattro stagioni. Non convocato neppure Mamadou Coulibaly, per il quale il rientro in campo slitta ancora.
Tre giorni non sono tanti per recuperare le energie, in vista di un impegno decisivo come quello che il Palermo affronterà questa sera. Per questo motivo, ragionando nell’ottica dei centottanta minuti, Mignani potrebbe anche pensare di far rifiatare qualcuno. Tra i calciatori che hanno giocato di meno contro la Sampdoria c’è Gomes, che potrebbe ritrovare un posto nella linea mediana del campo a discapito di Segre. Probabile anche il cambio in avanti tra Insigne, un po’ in ombra e poco lucido nell’ultimo match, e Di Francesco. Si va verso la conferma di Soleri, anche se non è da escludere che l’attaccante romano possa lasciare spazio dal primo minuto a Mancuso. Scontato infine il rientro di Nedelcearu nella formazione titolare. Possibile ballottaggio tra Graves e Marconi.
Ecco dunque il probabile schieramento scelto da Mignani.
PALERMO (3-4-2-1): Desplanches; Graves, Lucioni, Nedelcearu; Diakité, Ranocchia, Gomes, Lund; Di Francesco, Brunori; Soleri (Mancuso). All: Michele Mignani
Indisponibili: Coulibaly, Ceccaroni
Squalificati: /
Altare ed Ellertsson sono gli unici indisponibili della formazione lagunare. Per il resto mister Vanoli avrà l’imbarazzo della scelta. Nel consueto 3-5-2 potrebbe trovare spazio a centrocampo Bjarkason. In attacco spazio al temibile tandem composto da Pohjanpalo e Gytkjaer.
Ecco dunque il possibile undici ligure.
VENEZIA (3-5-2): Joronen; Idzes, Svoboda Sverko; Candela, Bjarkason (Andersen), Tessmann, Busio, Zampano; Pohjanpalo, Gytkjaer. All: Paolo Vanoli
Indisponibili:
Squalificati: Altare, Ellertsson
Photo Credits: Mike Palazzotto
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