Le polemiche, riguardo la salvaguardia della salute dei cavalli, utilizzati dagli “gnuri” palermitani per portare in giro i turisti sui loro calessi rischiavano di farsi roventi. Oggi però, finalmente, le due parti, ovvero il comune e per l’appunto i vetturini, sembrano avere raggiunto un accordo. Tutto ciò per la soddisfazione in primis degli ambientalisti, degli animalisti e di tutti coloro che hanno a cuore la salute degli equini, spesso stramazzati al suolo causa caldo soffocante.
Fondamentale in tal senso sarà la figura del veterinario comunale, chiamato a decidere nei prossimi giorni la temperatura massima per consentire i tour a cavallo. Sopra tale limite, gli equini rimarranno al sicuro in stalla.
Ricordiamo che, l’episodio scatenante, si è verificato qualche giorno fa, allorchè un cavallo che trainava una carrozza è finito per terra. Di certo, tra peso del mezzo da trainare (600 kg le carrozze prive di passegeri) e forte afa, gli animali finiscono per soffire le pene dell’inferno. A riprendere l’agonia del povero animale un giovane palermitano. Le sue immagini, diffuse sui social hanno provocato tanta indignazione.
Il primo a muoversi è stato l’animalista Enrico Rizzi, che ha scritto una nota al prefetto di Palermo chiedendo un intervento per evitare che si ripetano queste scene nel capoluogo. Servono, ha scritto Rizzi, “adeguati punti ombreggiati di riparo peri cavalli, rifornimenti d’acqua, controlli per la circolazione nelle ore più calde, controlli sulla circolazione in mezzo alle caotiche strade cittadine”.
“Da cittadini non possiamo che essere indignati per questa totale assenza delle Istituzioni. Di rispetto per la vita di poveri esseri viventi sfruttati fino allo stremo. Per questo chiediamo che il Prefetto apra finalmente gli occhi su questa situazione drammatica e costante. Una situazione che, evidentemente, non riscuote l’interesse del Sindaco di Palermo che pure dice di battersi da anni per la legalità. Il maltrattamento di animali è un reato previsto dal codice penale che punisce appunto, chi sottopone un animale a sevizie, fatiche ed ingiustificati patimenti”.