Palermo: il triste declino di Villa Giulia, il parco più antico della città
Chissà cosa penserebbe il buon vecchio leone Ciccio nel vedere ridotto così il nobile giardino pubblico che per anni lo ospitò.
Nei racconti dei nonni, dei genitori e degli zii la citazione del parco di Villa Giulia quale luogo di evasione dal caos cittadino non è mai mancata. Un luogo delizioso, popolato da alberi secolari, statue e, un tempo, perfino da un leone, tal Ciccio, come veniva affettuosamente chiamato dai palermitani, che negli anni ne divenne simbolo assoluto. E poi ancora le scolaresche, locali e non, con quelle tappe immancabili che prevedono tutt’oggi la visita dell’orto botanico, quando possibile della gloriosa sede del Giornale di Sicilia, del Museo Di Zoologia P. Doderlein sito nella vicina via Archirafi e, per l’appunto della nobile Villa Giulia. Un aggettivo, quest’ultimo, che le è proprio, in quanto nata, tra il 1775 e il 1778, dove anticamente vi era l’aristocratico giardino della famiglia Chiaramonte, conti di Modica.
UN BIGLIETTO DA VISITA MALTRATTATO
Villa Giulia, ubicata ai margini del quartiere Kalsa, tra via Lincoln e il Foro Italico, e adiacente all’Orto botanico cittadino, fu il primo giardino pubblico ad essere nato fuori dalle antiche mura di Palermo. Una perla assoluta, da preservare in quanto vero biglietto da visita per le migliaia di turisti che, una volta sbarcati nel capoluogo siciliano si accingono a visitarlo partendo proprio dal suo lungomare. E invece, così come accade per tante altre zone, anche Villa Giulia versa in una condizione di crescente degrado. Lo testimoniano le foto inviate al nostro giornale dall’Associazione Comitati Civici Palermo.
RIDIAMO A PALERMO IL VERDE DEI SUOI PARCHI
“Segnaliamo lo stato di abbandono in cui versa Villa Giulia, Johann Wolfgang Goethe la definì “il più meraviglioso angolo della terra” . I prati sono brulli, evidentemente a causa delle mancate innaffiature, i vialetti ricoperti da foglie secche, le vasche delle fontane, compresa quella del Genio di Palermo, totalmente prive di acqua. L’unica vasca funzionante sembra una verde palude, su cui galleggia tanta spazzatura. Gli alberi non sembrano potati, vista la presenza di fogliame secco penzolante. Chiediamo per quali motivi succeda questo e di chi sia la responsabilità, visto che il fenomeno lo abbiamo constatato anche in altri giardini cittadini, che appaiono privi di qualsiasi cura. Non è accettabile che un parte così importante della città venga trascurata, togliendo ai cittadini la possibilità di beneficiare degli effetti salutari del verde, soprattutto in un periodo storico difficile come quello che stiamo vivendo.“
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