Era nell’aria ed alla fine è giunto. Senza alcun fulmine a ciel sereno, perché il sereno in verità è lontano dallo scorso febbraio.
La Federazione Italiana Pallavolo sospende l’attività sportiva rinviandola al prossimo mese di gennaio. L’eccezione, al momento, è per i campionati di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe. Una deroga che vale solo per tre compagini siciliane: Marsala (in A2 femminile, ndr), Aci Castello e Modica (entrambe in A3, ndr).
A Palermo e provincia, dunque, tutte le società non vedranno al momento l’inizio dei campionati federali.
I campionati nazionali di serie B, ad esempio, continuano il loro letargo ed i loro inevitabili slittamenti. Caffè Trinca Palermo, Volley Terrasini e Pharmap Saber Palermo, ovvero le uniche tre realtà della provincia palermitana a disputare un campionato nazionale, dovranno ancora una volta rimodulare allenamenti e ritmi. Il primo rinvio era stato quello del posticipo del torneo dal 7 al 21 novembre, oggi invece tutto a data da destinarsi, forse a gennaio.
«La Federazione Italiana Pallavolo, alla luce delle restrizioni contenute nel DPCM del 3 novembre e nel prendere atto della situazione epidemiologica che sta progressivamente peggiorando, seppur a malincuore, ha stabilito per la pallavolo indoor di sospendere l’attività di interesse nazionale di ogni ordine e grado – ad eccezione dei campionati nazionali di serie A la cui organizzazione rimane di competenza delle Leghe – rinviandola al prossimo mese di gennaio. Le attività di allenamento restano possibili nei limiti delle norme governative, regionali e locali, e nel rispetto dei protocolli federali.
Stesso provvedimento viene adottato per le discipline del beach volley e del sitting volley.
La FIPAV, stante la situazione attuale e i provvedimenti già assunti da alcuni comitati periferici, non può ignorare l’incidenza del Covid-19 sulle società e, facendo proprie le oggettive difficoltà che le stesse stanno riscontrando sia nell’organizzazione sia nella programmazione dell’attività, si è vista costretta a prendere questa sofferta decisione. L’ultimo DPCM, infatti, anche alla luce della divisione del territorio nazionale in fasce differenti, non consente il regolare svolgimento dell’attività ed un’ottimale programmazione della stessa da parte delle società. Tale sospensione, che si aggiunge a quella precedentemente decretata relativa all’attività di interesse regionale e promozionale, avrà validità, come detto, fino al mese di gennaio, entro il quale verrà rimodulata necessariamente l’attività …».
Insomma, non è servito il massimo sforzo operato dalle associazioni sportive, fatto di allenamenti nei parchi, sulle spiagge, nei giardinetti. Così come l’installazione di distributori di gel per le mani, la sanificazione degli ambienti. La forza maggiore è – al momento – davvero maggiore e superiore.