Paola Caruso in lacrime a Verissimo: “Mio figlio non camminerà mai più”| VIDEO
Paola Caruso torna a “Verissimo” per parlare dei problemi di salute del figlio Michele nati a seguito di un’iniezione effettuata in Egitto, a Sharm el-Sheikh. Il bimbo di 4 anni non riesce ancora a camminare e, molto probabilmente, non lo farà mai più, costretto a usare un tutore per tutta la vita.
La speranza dei medici era che il bimbo tornasse a muovere le gambe e camminare autonomamente, ma il piccolo non ha ancora sensibilità al piede che non riesce più a muovere senza l’aiuto di un tutore.
“Il piede purtroppo non lo muove e non ha sensibilità al lato esterno della gamba – ha detto, tra le lacrime, Paola -. A questo punto non possiamo aspettare ancora perché si sta storcendo il piede e anche l’anca perché il bimbo non cammina bene perché deve camminare col tutore. Lui è sempre col tutore, senza non può stare, anche se la gamba ha ripreso a muoversi. Alla fine dei conti non è cambiato niente”.
no ragazzi ogni volta che sento questa storia del figlio di paola caruso mi si stringe il cuore io non ce la faccio pic.twitter.com/2e8vWay0SO
— rio☀️ (@whatsgoiingoon) March 12, 2023
Il dolore di Paola Caruso
“Un dolore così solo una mamma lo può capire – ha poi aggiunto Caruso, palesemente provata per la situazione che sta vivendo -. Il danno fatto è permanente e l’unica cosa che possiamo fare è un intervento che però ha una riuscita massima del 60% e non è sicura. Mio figlio dovrà portare il tutore per sempre“.
Ma l’aspetto peggiore di questa storia è che Paola non riesce a perdonarsi di aver consentito a quel medico, in Egitto, di fare la puntura a suo figlio. “Era sano, era completamente sano – ha detto la showgirl -. Io non riesco a perdonarmi quel giorno che dissi sì a quella puntura del medico. Come faccio a spiegargli che dovrà portare il tutore per sempre. Soffro in una maniera indescrivibile. Lui sta pagando una cosa che ho deciso. Ora Michele è psicologicamente indurito, a quattro anni è già provato dalla vita, non è spensierato”.
Forse c’è un’ultima speranza, però, negli Stati Uniti, dove Paola e il piccolo Michele si recheranno per un consulto.
Guarda l’intervista a Paola Caruso