Arrivano dal policlinico Gemelli i primi aggiornamenti sulle condizioni di Papa Francesco, operato d’urgenza all’addome. Terminato senza complicazioni l’intervento chirurgico, durato tre ore, il Pontefice, ricoverato al CeMi (Centro di medicina dell’invecchiamento), è stato riportato nel suo appartamento al decimo piano della struttura.
A condurre l’intervento è stato il chirurgo Sergio Alfieri. Adesso Papa Francesco dovrà restare in ospedale per alcuni giorni per la convalescenza. La Santa Sede ha spiegato che Bergoglio è stato “sottoposto in anestesia generale a una laparotomia e a una plastica della parete addominale con protesi”.
Il chirurgo Sergio Alfieri aveva già operato Papa Francesco nel luglio di due anni fa per una stenosi diverticolare sintomatica del colon. Il professionista è stato allievo del chirurgo Giovanni Battista Doglietto, a sua volta nell’equipe di Francesco Crucitti, passato alla storia come il chirurgo che operò, per ben tre volte, Giovanni Paolo II.
“L’operazione, concertata nei giorni scorsi dall’equipe medica che assiste il Santo Padre, si è resa necessaria a causa di un laparocele incarcerato che sta causando sindromi sub occlusive ricorrenti, dolorose e ingravescenti. La degenza presso la struttura sanitaria durerà diversi giorni per permettere il normale decorso post operatorio e la piena ripresa funzionale”, ha spiegato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni.
A Papa Francesco, tra gli altri, sono arrivati anche gli auguri del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Santità, in vista del suo ricovero al Gemelli desidero farle pervenire i mie migliori auguri per il positivo esito dell’operazione – ha dichiarato il capo dello Stato in un messaggio -. Il popolo italiano tutto le è vicino con sentimenti di affetto e solidarietà, che faccio pienamente miei. Ella può contare in questo momento, oltre che sulle preghiere dei fedeli cattolici, sul partecipe pensiero di innumerevoli persone, credenti e non credenti. Rinnovo a Vostra Santità il più sincero augurio di una serena convalescenza e di pronto e completo ristabilimento”.