Papa Ratzinger e il giallo di Emanuela Orlandi: nuove scottanti rivelazioni 

Il giallo di Emanuela Orlandi rimarrà sempre legato a quel piccolo luogo chiamato ‘Città del Vaticano‘ e gestito interamente dalla Chiesa. Ne è certo il fratello, Pietro Orlandi, della giovane sparita nel nulla quasi 40 anni fa. La scomparsa risale al 22 giugno 1983, quando Emanuela aveva solo 15 anni.

Oggi, come ormai accade ciclicamente, la tragedia oscura e misteriosa dell’allora 15enne è tornata nelle cronache. Questa volta però a causa di una morte: quella di Papa Ratzinger. Infatti Pietro Orlandi ritiene che dietro l’oscuramento della verità negli anni ci siano anche delle colpe del recente defunto papa Emerito. 

A dare man forte alla sua tesi sono le ultime dichiarazioni di Alii Agca, terrorista turco condannato per l’assassinio del giornalista Abdi İpekçi e per il tentato omicidio di papa Giovanni Paolo II.

Papa Ratzinger avrebbe potuto fare qualcosa per Emanuela Orlandi?

Qualche settimana fa il cittadino turco ha lasciato un’intervista esclusiva su La7 con una scottante rivelazione.

Papa Ratzinger non ha avuto nessuna responsabilità nel mistero Emanuela Orlandi. Tuttavia, Papa Benedetto XVI poteva liberare Emanuela Orlandi, se avesse deciso di farlo durante nel suo pontificato”

 

Fra più di settimana, il 13 gennaio, Orlandi farà un sit-in a Roma per ribadire che ancora ci siano verità da rivelare su ciò che accade alla sorella durante quel pomeriggio del 1983. Nella locandina è presente la foto di Emanuela e quella degli ultimi 3 papi e la frase ‘Il silenzio li ha resi complici’.