Parametri peggiorati: la Sicilia potrebbe colorarsi di arancione intenso

Dal 28 dicembre si è registrato in Sicilia un’accelerazione nei casi Covid. I nuovi parametri Rt potrebbero portare l’isola in zona arancione. Molti focolai fra cui Capizzi, Raffadali e Gela

covid natale feste

Nel nuovo Decreto ponte varato dal Governo questa notte, c’è stato un inasprimento dei parametri che determinano lo spostamento delle Regioni verso posizioni sfavorevoli. Chi si trova in zona gialla può trovarsi in arancione o anche in rosso. Il fatto è che ancora oggi, e fino al 10 gennaio, la zona arancione scatta per chi ha lo Rt a 1,25 e quella rossa invece da 1,5. Nel nuovo Decreto ponte è previsto che dall’11 gennaio le regioni con un Rt da 1 a 1,25 diventano arancione. Mentre quelle che hanno un Rt da 1,25 a 1,50 si trovano in zona rossa. Queste misure si applicano, dice ancora il decreto, alle regioni «nel cui territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti».

CON IL NUOVO DECRETO LA SICILIA RISCHIA PARECCHIO

Con questi nuovi paramatri, la Sicilia non può dormire sonni tranquilli. Infatti In base ai dati relativi al monitoraggio di mercoledì scorso, nell’isola l’incidenza settimanale dei contagi era 93,7 ogni centomila abitanti, ben al di sopra dei limite di 50 previsto nel Decreto. Ma si salverebbe con l’attuale Rt a 0,93 resterebbe in zona gialla. Tutto potrebbe cambiare con il monitoraggio della settimana compresa fra il 28 e il 5 gennaio, che sarà disponibile venerdì. Come scritto da Repubblica, secondo il modello statistico elaborato dal gruppo Covistat 19 del dipartimento di Scienze economiche, giuridiche e statistiche dell’università di Palermo, dal 20 dicembre a oggi lo Rt siciliano è passato da 0,90 a 1,24. Se venisse confermato, la Sicilia si troverebbe in piena zona arancione e addirittura ab un soffio dalla zona rossa.

NOTEVOLE AUMENTO DI RICOVERI E FOCOLAI

D’altro canto nell’ultima settimana tutti i parametri sono peggiorati. È aumentato il numero dei nuovi contagiati, ed anche la percentuale dei tamponi positivi è passata dal 10,5 al 14,1 per cento del totale. Inoltre un altro campanello d’allarme è rappresentato dai ricoveri, aumentati bruscamente dal 28 dicembre, e dal numero dei decessi che non si stabilizza ma anzi aumenta. Ad incidere sul valore dello Rt concorrono anche i focolai, che sono in aumento. Secondo l’ultimo report sono 538. Ce ne è uno importante a Capizzi, nei Nebrodi, dichiarato zona rossa: fra i 150 invitati ad una festa 73 sono risultati positivi. Ma anche in una cena a Raffadali non sono state rispettate le regole: in una cena di Natale 30 contagiati. E probabilmente anche a Gela si è esagerato con riunioni o assembramenti, se i positivi in un giorno sono stati 57 sui 78 totali della provincia nissena. Questi ed altri eccessi del periodo festivo possono avere determinato per la Sicilia una spinta verso l’arancione.