Carcasse e pezzi di auto rubate, feci, assorbenti, fazzoletti, mobili, pezzi di legno, vetro, divani e tanto altro. A distanza di un mese la situazione al Parco Libero Grassi non sembra migliorare, anzi. Adesso si notano pure senzatetto accamparsi nel presi dell’area verde di via Messina Marine a Palermo. Sembra però che qualcosa si stia muovendo: infatti l’Amministrazione comunale ha l’obiettivo di iniziare i lavori di riqualificazione dell’area entro la primavera.
“L’obiettivo è avviare entro aprile i lavori di bonifica – afferma l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Maurizio Carta -. C’è già un bando, un progetto che deve essere affidato per riportare in condizioni. Dopo insieme all’Associazione Parco Libero Grassi insieme ad Alice Grassi ed altri si riprenderà in mano il piano per la realizzazione del parco vero e proprio. Sono due le fasi: la bonifica e il progetto per il quale bisogna andare ad individuare i finanziamenti”.
Una volta bonificata l’area saranno predisposti tutti i controlli necessari per evitare che le persone possano scaricare rifiuti, come avviene per adesso quotidianamente . Discorso diverso per l’area delle auto abbandonate e adesso sotto sequestro, in questo caso dipenderà dall’Autorità Giudiziaria.
Sono tanti i progetti per la Costa Sud, non solo il parco Libero Grassi come il Porticciolo della Bandita e il Pontile Romagnolo “Saranno utilizzati i fondi del Pnrr per portare avanti i progetti della Costa Sud – afferma Carta -. Qualche giorno fa abbiamo firmato un accordo col Commissario straordinario Zes che ci aiuterà sia per attuare i progetti ma anche nello snellimento delle procedure. Abbiamo chiesto qualche settimana fa una proroga nell’utilizzo dei fondi Pnrr perché è chiaro che sarà necessaria l’approvazione di una variante urbanistica per l’area. Privati? Per eventuali gestione di aree di balneazione e lidi tutto deve passare dalle leggi”.
Le condizioni disastrose in cui versa il parco avevano addirittura portato la figlia della vittima di mafia, Alice Grassi, a lanciare un ultimatum nel corso dell’ultima commemorazione del padre. La data limite indicata è quella del 31 dicembre: se l’area non sarà bonificata e non saranno sbloccati gli 11 milioni dedicati ad essa, Alice Grassi ha annunciato che chiederà che sia tolto il nome del padre al parco.