Parole e relazione, ecco la prima Giornata Nazionale della Psicologia
Nel mondo virtuale, un aiuto per non sentirsi soli
Si celebra oggi la prima Giornata Nazionale della Psicologia. Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi ha promosso per oggi questa iniziativa in concomitanza della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Il tema dibattuto è sicuramente rilevante: quello delle persone e relazioni. Un argomento che ci tocca tutti da vicino, che ci coinvolge, in un periodo storico in cui la tecnologia sta raggiungendo livelli così alti di attenzione, ponendo grandi problemi su aspetti umani che vivono grandi difficoltà.
Il concetto di amicizia, affetto, amore, continuano, infatti, ad assumere un significato sempre più diverso, poco sincero, sicuramente meno diretto e più debole di un tempo: essere presenti sui Social, vivere una vita virtuale, certo non significa creare reali relazioni, sociali o affettive che siano.
Ecco allora che chi si occupa del benessere psicologico, cerca l’opportunità di far riflettere la società su temi che riguardano da vicino tutti noi.
Gli psicologi ci mettono in guardia: «Nella nostra società sempre più liquida e frammentata, sempre più legata all’uso delle nuove tecnologie, sempre più social dipendente, a volte la rete delle relazioni vere appare fragile, vuota, così da rendere la persona sempre più sola»
E così, ecco che in tutta Italia, organizzate a livello regionale dai rispettivi Ordini Regionali degli Psicologi, sono nate una serie di iniziative con la finalità di favorire il confronto e la sensibilizzazione sulle principali tematiche di cui si occupa la professione psicologica e favorire il benessere emotivo e mentale della persona.
«Intendiamo sviluppare una corretta informazione ed occasioni di approfondimento su temi sensibili come la promozione della persona, delle relazioni umane, della buona convivenza, la lotta alle diverse forme di disagio e fragilità, il benessere dei singoli, delle organizzazioni e delle comunità” ci ricordano dall’Ordine.
Ricordiamoci, inoltre, che la mente, come altri parti del nostro corpo, ha bisogno di essere curata nel senso più generico del termine anche perché da lì parte il benessere della persona nella sua totalità. Gli schemi sociali ci influenzano negativamente nel prendercene cura, quasi fosse un argomento da nascondere o di cui vergognarsene. Invece, impariamo a salvaguardare la nostra mente, per far stare bene tutto il nostro corpo».