Partono i test per seconde dosi con vaccini differenti da AstraZeneca
Allo Spallanzani di Roma il via ai test per i richiami con vaccini diversi da AstraZeneca. È previsto anche l’uso dello Sputnik
Diventa concreta l’ipotesi di potere effettuare la seconda dose con vaccini diversi rispetto a quelli della prima inoculazione. Per testare questa possibilità, partirà a breve una sperimentazione all’istituto Spallanzani di Roma. Si rivolge in particolare a 600 volontari già vaccinati con una dose di AstraZeneca. L’avvio è previsto tra la prossima settimana e i primi di maggi, e saranno utilizzati altri vaccini.
SARANNO UTILIZZATI TUTTI I VACCINI DISPONIBILI, ANCHE SPUTNIK
Il test sarà effettuato utilizzando per il richiamo vaccini di marche diverse: Pfizer, Moderna e anche Sputnik. Ad annunciarlo sono stati il direttore sanitario dell’ospedale romano per le Malattie infettive, Francesco Vaia, e l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. In occasione della firma del memorandum di collaborazione scientifica con il centro di ricerca russo Gamaleya e con il fondo sovrano russo che produce lo Sputnik. La sperimentazione ha lo scopo di combinare vaccini diversi tra loro, per andare incontro alle preoccupazioni di molti che si sono già vaccinati con AstraZeneca e che hanno timore a fare la seconda dose.
SI CERCA UNA MAGGIORE FLESSIVBILITÀ
Quindi i test vogliono verificare, in prospettiva, la fattibilità di vaccinazioni con fiale diverse per consentire, in futuro, una maggiore flessibilità nell’uso dei vaccini. A fronte anche di possibili carenze di dosi. «Partiremo con una sperimentazione che avrà due direttrici – ha spiegato Vaia -. Quella di coprire le varianti e quella di combinare diversi vaccini. È anche uno studio per andare incontro alle preoccupazioni di chi ha fatto la prima dose con AstraZeneca, ed ha delle preoccupazioni a fare la seconda dose sempre con AstraZeneca. Che comunque, ribadisco, è un vaccino sicuro ed efficace».