Pasquetta, grigliate vietate quest’anno: il divieto è assoluto | Rischi 800€ di multa

Grigliate vietate - fonte pexels - palermolive.it
Se aspetti i giorni di festa per goderti una grigliata all’aria aperta, attenzione alle regole, si rischia una multa salatissima
Con l’arrivo della bella stagione, è normale desiderare una serata conviviale con amici, magari gustando carne o verdure cotte alla griglia. Tuttavia, se vivi in condominio, accendere un barbecue sul balcone non è un gesto privo di conseguenze. Oltre alle regole di buon senso, esistono norme specifiche – comunali e condominiali – che, se violate, possono comportare sanzioni fino a 800 euro.
In Italia, la normativa relativa all’uso del barbecue all’aperto varia da Comune a Comune. Alcuni vietano categoricamente le grigliate in aree private non attrezzate, altri le consentono solo in zone pubbliche predisposte, come parchi dotati di postazioni barbecue. In certi casi, accendere un fuoco all’aperto in spazi non autorizzati può essere considerato un comportamento pericoloso, in quanto potenzialmente in grado di innescare incendi o creare problemi di sicurezza.
Organizzare una grigliata sul balcone del proprio appartamento in condominio è un altro discorso, che impone regole ancora più stringenti. L’articolo 844 del Codice Civile consente le immissioni – come fumo o odori – solo se rientrano nella “normale tollerabilità”. Tuttavia, ciò che è “tollerabile” può variare in base al contesto e viene valutato, se necessario, da un giudice. Disturbi ricorrenti o intensi, specie in orari serali, possono quindi essere contestati dai vicini.
Oltre al Codice Civile, ha grande rilievo il regolamento di condominio, che può vietare esplicitamente l’uso del barbecue sui balconi. In tal caso, il divieto è assoluto e prevale sulla legge generale. Organizzare una grigliata ignorando un simile divieto espone al rischio di sanzioni, che possono costare caro. È quindi essenziale consultare il regolamento e, se si è in affitto, chiedere anche il permesso al proprietario di casa.
Evitare le sanzioni: informarsi è la chiave
Per evitare multe, è fondamentale informarsi su due livelli: quello comunale e quello condominiale. Ogni Comune ha ordinanze specifiche e aggiornate, spesso consultabili online, che regolano l’uso dei barbecue in spazi privati e pubblici. Allo stesso modo, il regolamento condominiale – disponibile presso l’amministratore – chiarisce se vi siano restrizioni interne da rispettare.
Un comportamento rispettoso e accorto può fare la differenza. Grigliare solo in orari diurni, scegliere griglie elettriche o a gas meno fumose rispetto a quelle a carbone, e posizionarsi il più lontano possibile dagli appartamenti vicini sono accorgimenti utili. Questi gesti, oltre a favorire una convivenza civile, possono evitare reclami e sanzioni.
La multa da 800 euro: quando scatta
La sanzione economica può scattare in presenza di una violazione accertata delle norme comunali o condominiali. Non è necessario che si verifichi un danno materiale; può bastare l’accensione del barbecue in un contesto vietato per far partire una contestazione, specialmente se segnalata da vicini infastiditi.
In sintesi, grigliare in condominio non è vietato a priori, ma richiede cautela e rispetto delle norme. Conoscere il regolamento, informarsi sulle ordinanze locali e adottare buone pratiche è l’unico modo per evitare multe salate e mantenere un clima sereno con i vicini.