Patto per Palermo 2016, i sindacati: assenza di interlocuzione con il Comune

Le opere previste per la città quattro anni fa, ancora oggi non trovano realizzazione fatta esclusione per le linee del tram

Nel 2016 venne stanziato il Patto per Palermo sottoscritto dall’allora presidente del Consiglio, Matteo Renzi e dal sindaco per la realizzazione di alcune opere di rimodernizazzione urbana della città.

A distanza di quattro anni si riscontra un’assoluta assenza di interlocuzione con l’amministrazione comunale e òa denuncia arriva da il segretario della Filca Cisl Palermo -Trapani, Francesco Danese, il segretario della Fillea Cgil, Pietro Ceraulo, il segretario della Feneal Uil, Pasquale De Vardo, che hanno inviato proprio oggi una lettera con l’ennesima richiesta di incontro urgente all’assesore Prestigiacomo.

«E’ assolutamente inaccettabile che, nononostante le ripetute richieste di un incontro, avanzate all’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Maria Prestigiacomo, per monitorare lo stato delle opere previste all’interno del Patto per Palermo, ad oggi si riscontri una assoluta assenza di interlocuzione con l’amministrazione comunale». 

LINEE TRAM E RIQUALIFICAZIONE CIRCONVALLAZIONE

«Tra gli interventi del Patto, che prevedeva un investimento di 770 milioni di euro, – continua la nota – spiccava la realizzazione delle nuove linee tram, la riqualificazione della circonvallazione di Palermo attraverso la messa in sicurezza dei ponti e delle opere di collegamento con la viabilità comunale e sovra comunale e, ancora, la mitigazione del rischio idrogeologico per rilievi montuosi che circondano la città e il restauro del teatro Massimo. Dall’analisi e dal monitoraggio effettuato dalle diverse organizzazioni sindacali si riscontra che nessuno delle opere menzionate ha visto l’inizio tranne le linee del tram, e degli interventi di messa in sicurezza del costone Montepellegrino che parzialmente sono partiti nella parte che sovrasta il cimitero dei Rotoli».

DIVERSE OPERE IN SOSPESO

«Per il resto delle opere non abbiamo nessuna notizia soprattutto in merito al reperimento delle somme necessarie alla copertura finanziaria. Riteniamo – conclude la nota – che sia necessaria un’azione corale per chiedere la priorità inoltre della manutenzione delle scuole,  delle fognature e dei canali di scolo delle acque piovane per evitare che si ripeta quello che è successo il 15 luglio scorso con Palermo sott’acqua. E che si provveda al più presto alla costruzione di nuovi loculi per fronteggiare l’emergenza sepoltura. L’ incontro, pertanto,  non piu’ essere procastinabile perché la città di Palermo non può piu’ permettersi di perdere risorse necessare per far partire le opere strategiche che offrono lavoro ai tanti disoccupati del settore edile che, da fin troppi anni, non  riescono più a trovare occupazione, soprattutto in questo momento dove la crisi è acuita dalla pandemia“.